Apple ha promesso di rendere i suoi dispositivi più sicuri per i bambini e di introdurre nuove funzionalità e strumenti "più potenti" che aiutino i genitori a proteggerli quando sono online. Con una dichiarazione riportata da Business Insider Us, l'azienda di Cupertino risponde alla lettera aperta inviata sabato da due importanti investitori e lunedì alle critiche di Tony Fadell, ex dipendente Apple, ma soprattutto co-designer del primo iPhone e inventore dell'iPod.
"Apple si è sempre presa cura dei bambini e lavoriamo per creare prodotti potenti che ispirino, intrattengano ed educhino i bambini mentre aiutano i genitori a proteggerli quando sono online" ha detto un rappresentante dell'azienda a Business Insider Us. L'azienda non ha precisato quali strategie ha intenzione di sviluppare sui dispositivi che produrrà nel prossimo futuro. "Pensiamo a fondo a come vengono utilizzati i nostri prodotti e all'impatto che hanno sugli utenti e sulle persone che li circondano - si legge in una lettera inviata al magazine - prendiamo questa responsabilità molto seriamente e ci impegniamo a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti, specialmente quando si tratta di proteggere i bambini".
Sabato, il fondo attivista Jana Partners LLC e dei pensionati californiani California State Teachers Retirement System (insieme hanno azioni 2 miliardi di dollari) avevano chiesto ad Apple di studiare gli effetti dannosi dell'uso eccessivo dell'iPhone sui bambini, di contrastare la dipendenza da dispositivi, sostenendo che tutte le aziende della Silicon Valley devono assumersi questa responsabilità.
Fadell l'8 gennaio, in un tweetstorm di 10 tweet, si era rivolto alla sua ex azienda e anche alle altre Big della Silicon Valley. "Ci hanno reso schiavi di telefoni e device di ogni tipo - ha scritto - e ora hanno la responsabilità di aiutarci a monitorare e gestire queste dipendenze, fornendoci strumenti adeguati". Per Fadell la device addiction è una dipendenza che causa la morte alla guida di 9 persone ogni giorno e 1000 feriti.
Ha citato le statistiche di Time To Log Off (movimento per il digital detox) secondo le quali nel Regno Unito gli adulti trascorrono 8 ore su schermi (6,5 i bambini) e che il 34% delle persone delle persone ha controllato Facebook negli ultimi 10 minuti. Fadell ha anche ribadito che non sono solo i bambini a doversi difendere dalla device addiction, ma che anche gli adulti hanno bisogno di aiuto.