Una società di investimento di Investindustrial VI L.P. ha firmato un accordo definitivo per l'acquisizione di Jupiter Holding I Corp., proprietaria di diversi marchi di spa e prodotti per il bagno e per il benessere, fra i quali Jacuzzi.
Jacuzzi Brands è un produttore globale di spa di alta gamma, swim spa, vasche idromassaggio, vasche da bagno, saune, bagni turchi, docce emozionali e prodotti e accessori da bagno correlati. La società opera attraverso diversi marchi fra cui Jacuzzi, Sundance, Dimension One Spas, Hydropool, ThermoSpas e BathWraps. Il brand principale dell'azienda, Jacuzzi, è il più conosciuto al mondo nel settore delle spa e dell'idroterapia.
Fondata nel 1956 da una famiglia italiana, è leader indiscussa nel mercato europeo delle spa e co-leader in quello americano. Ha registrato un fatturato di circa 500 milioni di dollari nel 2018, opera attraverso 8 stabilimenti distribuiti in Nord America, Europa e Sud America con oltre 100.000 mq di superficie manifatturiera. La principale sede produttiva europea si trova a Valvasone in provincia di Pordenone, nel Nordest dell'Italia.
Chi ha venduto Jacuzzi e chi l'ha comprata
A vendere alcuni fondi di investimento affiliati ad Apollo Global Management, Llc, Ares Management Corporation e Clearlake Capital Group, L.P.. Investindustrial ha invitato Nottingham Spirk Design Associates a diventare partner per l'innovazione e per il design di prodotto e a co-investire nella Società in qualità di azionista di minoranza.
Investindustrial ha esperienza nel settore dell'arredo d'interni di alta gamma, avendo investito in società come Flos, B&B Italia e Louis Poulsen. Un gruppo di investimento europeo con quasi 7 miliardi di euro di capitale raccolto, testa a Londra, uffici in varie parti del mondo, ma cuore in Italia che rappresenta il principale mercato scelto per le proprie operazioni. Questo l'identikit del gruppo guidato da Andrea C. Bonomi - nato nel 1965, tre figli, nipote di Anna Bonomi Bolchini, l'imprenditrice che lanciò Postalmarket.
Investindustrial è un gruppo leader europeo di società indipendenti di investimento, holding e di consulenza con 6,8 miliardi di euro di capitale raccolto, che offre soluzioni commerciali e capitale a imprese di media dimensione. La sua missione è "contribuire attivamente allo sviluppo delle aziende nelle quali investe, creando opportunità di crescita e offrendo soluzioni globali tramite una visione imprenditoriale".
Come è nato Investindustrial
Fondato nel 1990, con sede a Londra e uffici negli Usa, Cina, Spagna, Lussemburgo, Investindustrial opera con un team di 100 professionisti che vagliano le diverse opportunità di investimento. I settori preferiti sono quelli manifatturiero, dei servizi finanziari, consumer, retail e tempo libero. Il gruppo opera attraverso una serie di società di investimento create ad hoc, in cui confluiscono i fondi raccolti. La stessa Investindustrial è il principale investitore singolo, attorno a cui si raccolgono circa 50 investitori istituzionali provenienti da tutto il mondo (54% europei, 45% Nord America, il resto Asia); la maggior parte sono fondi pensione (35%), quindi fondazioni e family office (31%), fondi di fondi (19%), poi banche, assicurazioni e società finanziarie.
Moltissimi i 'colpi' messi a segno nel corso degli anni da Investindustrial, conclusi poi con l'uscita oppure ancora in essere. Tra i primi, da ricordare gli investimenti in BancoBpm, Snaitech, Sirti, Valtur, Coin, Gardaland, l'editore spagnolo Recoletos, i gioielli Stroili, i vini Ruffino e soprattutto la Ducati, che con la guida del gruppo di Bonomi dal 2006 al 2012 ha beneficiato di un 'turnaround' incrementando le vendite e tornando alla redditività. L'azienda è stata successivamente venduta con profitto al gruppo Audi-Volkswagen.
Un gruppo con molta Italia nel portafoglio
Molta Italia dunque per il gruppo Investindustrial, come avviene anche per le operazioni in essere. Tra queste due aziende top nel design d'interni, B&B Italia e Flos, confluite in un'iniziativa comune con Carlyle per potenziare gli investimenti nel settore. Il gruppo è presente inoltre in Artsana, Dispensa Emiliana e Sergio Rossi (calzature), ed è di pochi giorni fa l'annuncio dell'acquisizione di Italcanditi.
Sempre nel design controlla la danese Louis Poulsen. Altre iniziative in Spagna, con il parco di divertimenti Port Aventura e l'offerta sull'azienda del cioccolato Natra, e in Gran Bretagna con Aston Martin, mentre Jacuzzi ha sede negli Usa. Tra i vari colpi anche qualche affare parzialmente deludente, come l'ingresso in Banco Bpm, di cui il gruppo acquistò quasi il 9% e in cui lo stesso Bonomi fu presidente del consiglio di gestione senza però riuscire a scardinare il potere dei sindacati, prima della trasformazione in spa; l'investimento si chiuse comunque nel 2014 con una plusvalenza. E ancora la tentata Opa su Rcs, in concorrenza con quella di Urbano Cairo, conclusa però con il successo di quest'ultimo nonostante Bonomi avesse il sostegno di Mediobanca e dei soci forti del gruppo editoriale.