Il governo americano ha annunciato di aver avviato un'indagine antitrust sui colossi dell'economia digitale per capire se siano colpevoli di aver 'soffocato' il mercato dell'innovazione e ridotto la concorrenza. Il Dipartimento di Giustizia, si legge in una nota, si impegnerà in un'ampia indagine sulle aziende tecnologiche che in questi anni hanno raggiunto posizioni di dominio sul mercato, con specifico riferimento a quello delle ricerche online, i social network e il commercio elettronico.
La nota non specifica quali saranno le aziende oggetto dell'indagine, ma tutto lascia intendere che le autorità americane abbiano preso di mira Google, Facebook (che controlla anche Instagram e Whatsapp) e Amazon, di fatto le società che hanno raggiunto la posizione di mercato più forte sui tre settori menzionati.
L'antitrust, continua la nota, sta esaminando "come le piattaforme online leader di mercato abbiano raggiunto la loro posizione sul mercato e se siano impegnate in pratiche che di fatto riducono la concorrenza, soffocato l'innovazione o danneggiato i consumatori". L'inchiesta, scrive il Guardian, arriva in seguito ad alcune le richieste da parte dei democratici americani tra cui la candidata alla presidenza Elizabeth Warren, che già in passato ha sostenuto come le società in questione dovrebbero essere sottoposte a un maggiore controllo.
Gli Stati Uniti sembrano così seguire l'esempio dell'Unione Europea che negli anni passati, con Margrethe Vestager commissaria alla concorrenza, aveva messo nel mirino proprio le società tecnologiche americane, accusandole di aver abusato della loro posizione sul mercato per ostacolare la nascita di nuove società in grado ostacolarne la crescita e il monopolio. Solo Google, ad oggi, è stata multata dall'Ue per oltre 7 miliardi di euro.