Si è chiuso il primo dei tre bandi nazionali di vendita di immobili dello Stato pubblicati dall'Agenzia del Demanio il 18 luglio scorso. Aggiudicati provvisoriamente 18 beni dei 50 immobili coinvolti per un valore complessivo di 18.387.940,77 euro, pari a circa il 40% del prezzo totale a base d'asta.
L'operazione di vendita rientra nell'ambito del piano straordinario di dismissione degli immobili pubblici previsto dalla legge di Bilancio 2019 ed ha riguardato un portafoglio variegato ed eterogeneo di tipologie di beni: edifici residenziali, commerciali, ex caserme, terreni, immobili storici, strutture industriali e direzionali.
Le sedute d'asta si sono svolte il 16 e il 17 ottobre tramite la Rete Aste Notarili (RAN) del Consiglio Nazionale del Notariato utilizzando la modalità telematica e applicando in alcuni casi il meccanismo dei rilanci sul prezzo a base d'asta: per i 18 beni aggiudicati l'incremento di valore sulla base d'asta è di circa il 16% pari a 2.488.620,77 euro.
Alle aste hanno partecipato in totale 28 soggetti tra persone fisiche e giuridiche. In linea generale, tra gli immobili che hanno ricevuto più offerte figurano i beni dotati di caratteristiche di unicità e atipicità come ad esempio i piazzali ferroviari o le ex caserme che rappresentano particolari opportunità di investimento ed hanno suscitato interesse e partecipazione. In questi casi le aggiudicazioni sono avvenute, attraverso il meccanismo dei rilanci, con cospicui incrementi sul prezzo a base d'asta