I risultati arriveranno, ma niente cataclismi: Iliad non stravolgerà il mercato della telefonia mobile italiana. Lo afferma un report di S&P Global sul recente ingresso dell'operatore francese. “Iliad – scrivono gli analisti - raggiungerà il suo obiettivo di un milione di clienti entro un anno, ma senza un impatto dirompente”.
Offerta “aggressiva” ma cauta
L'offerta, prevede S&P, “avrà un certo successo” ma “non schiaccerà gli avversari”. Per averne conferma si dovranno comunque aspettare i prossimi mesi, durante i quali gli operatori già presenti capiranno quanti utenti saranno stati attratti da Iliad. L'offerta della società che fa capo Xavier Niel, scrive S&P, ha proposto un'offerta “aggressiva”, puntando però più sulla quantità di dati (30 gigabyte) piuttosto che sul prezzo (5,99 euro al mese e chiamate illimitate).
Questa mossa “riflette il bisogno di Iliad di conquistare nuovi utenti senza mandare in tilt il mercato”. Anche perché sta discutendo i costi di un accordo con Wind Tre per quanto riguarda il roaming. L'offerta di lancio è riservata al primo milione di utenti. Il report è convinto che ci siano “buone possibilità” di raggiungere questo traguardo “nel breve termine”.
Pro e contro del mercato italiano
Dalla sua, Il gruppo francese potrebbe attirare gli utenti che consumano più dati e potrebbe godere delle leggi italiane, che consentono con facilità di passare da un operatore all'altro. Lo ha sottolineato Iliad alla presentazione della sua offerta: il consumo italiano di dati via smartphone è “con il freno a mano”, anche a causa della scarsa trasparenza sui costi.
Il mercato italiano mobile, sempre secondo i dati di Iliad, vale 16 miliardi (3 in meno di quello francese) ma con una spesa media mensile per utente superiore a quella d'oltralpe (19,1 contro 17,6 euro).
Secondo l'operatore francese, questo dato indicherebbe spazi aperti per la concorrenza. E quindi per un nuovo attore. S&P, però, sottolinea che il mercato italiano sia molto più maturo di quello francese del 2012 (quando Iliad fece il suo esordio). Ecco perché, tra pro e contro, l'analisi suggerisce che “non ci sarà un impatto dirompente”, né sugli equilibri di mercato né su un calo repentino dei prezzi. S&P resta quindi sulle sue precedenti stime, che indicano un calo del mercato tlc italiano del 2-3%.
Anche se il dato sarà aggiornato nei prossimi mesi (con indicazioni più precise nel terzo trimestre), perché dipenderà dal successo di Iliad e dalla veemenza con cui gli altri operatori reagiranno abbassando i prezzi.