“Sei hai passione, produci risultati e non ti scoraggi la diversità di genere non conta e riesci” parola di Grazia Vittadini, prima donna a capo della ricerca e sviluppo di Airbus. La storia che racconta al Corriere della Sera, effettivamente è un sogno che si sviluppa tra le nuvole a bordo di un aereo. Anzi, per la precisione a bordo di un aereo cui parti sono state ideate e costruite proprio da lei.
Ma partiamo dal principio. La Vittadini si laurea al Politecnico di Milano con una tesi sull’impiego di nuovi materiali per costruire suolette per le scarpette delle danzatrici. "Univo la mia passione alla ricerca”, dice. Già, perché nonostante il lavoro che da dopo la laurea la porta in giro per il mondo non dimentica la passione per la musica che l’ha portata a diventare anche timpanista alla Scala di Milano, uno dei templi della musica lirica mondiale.
Dai piccoli aerei al gigante dei cieli
Milano quindi, prima in una piccola azienda aeronautica, poi alla Fairchild Dornier di Monaco di Baviera e infine la Airbus, dove progetta alcune parti del superjet a due piani A-380. “Ho incorniciato il biglietto del primo volo sul gigante dell’aria... Che emozione vedere le mie parti in movimento sulle ali”.
Un lavoro talmente ben fatto che viene coinvolta nei progetti di punta dell’azienda che conta 130 mila addetti alla produzione: dagli aerei civili ai jet militari, dai razzi ai satelliti, generando ricavi per 59 miliardi di euro. E non passerà molto prima di essere promossa a Chief technology officer, ovvero capo della ricerca e degli sviluppi tecnologici del gruppo. Prima donna in assoluto ad arrivare ad un simile traguardo in carriera.
Le tappe di una carriera
Scorrere sul sito ufficiale tutte le tappe della sua avventura in Airbus sul suo profilo aziendale restituisce un’idea ben precisa e sbalorditiva del lavoro svolto da Grazia Vittadini, che dimostra essere una vera e propria eccellenza italiana nel campo. Tom Enders, CEO di Airbus, come raccontato dal sito webitmag.it, ai tempi della promozione disse: “Grazia possiede un’ampia e approfondita conoscenza ingegneristica e del settore. Svolge un eccellente lavoro di squadra ed è una leader in grado di ispirare gli altri. È inoltre una fra i top manager più internazionali che operano in Airbus”. Ma soprattutto aggiunse: “Sono certo che Grazia farà un ottimo lavoro a supporto delle nostre divisioni e nella preparazione delle tecnologie necessarie per assicurare il nostro successo nel futuro”. E ci aveva visto lungo, è questa la sfida della Vittadini, portare la sua azienda ad essere leader nel trasporto aereo elettrico, la nuova frontiera dei viaggi a emissione zero. Sempre al Corriere infatti dice: “Nella ricerca guardiamo agli aerei elettrici sempre più autonomi e connessi, alla propulsione ibrida, ai carburanti sostenibili e a strutture più leggere. Questi sono gli aerei del prossimo futuro, sicuri e rispettosi dell’aria che respiriamo”.