Huawei non avrà più accesso al Google Play Store e alla suite di servizi di Google e anche le successive versioni di Android potrebbero non arrivare sugli attuali e futuri smartphone dell'azienda cinese. É l'effetto più immediato della decisione di Google di rompere con la multinazionale. Più immediato. Ma gli effetti, è un po' il refrain di tutti i commentatori, sono tutti da quantificare.
Se Google stacca la spina di Android a Huawei, quanto e come riuscirà la Telco a stare sul mercato? E soprattutto con quali smartphone? Google produce il sistema operativo Android, lo stesso che fa funzionare la stragrande maggioranza degli smartphone nel mondo, compresi quelli di Huawei. Mountain View è però anche produttore di smartphone, che stanno sul mercato, insieme ai telefonini delle altre compagnie, Huawei compresa.
Specifiche tecniche
Ma per farci un'idea di quali effetti potrebbe avere la decisione di Google, è il caso di aprire i manuali degli smartphone. Sì, dare un'occhiata alle specifiche tecniche dei prodotti in concorrenza di Big G e della società cinese. Nel dettaglio abbiamo messo a confronto il Google Pixel 3 e 3a (i più recenti di Mountain View) rispettivamente con lo Huawei Mate 20 Pro e P30 Lite.
Super fotocamera
Il Google Pixel 3 è uno smartphone uscito nel 2018. Peso 148 grammi, ha queste dimensioni: 145.6 x 68.2 x 7.9 mm, uno schermo da 5.5 pollici, fotocamera da 12.2 MP e memoria da 64/128 GB, 4 GB RAM. Ha un processore Octa-core (4x2.5 GHz Kryo 385 Gold & 4x1.6 GHz Kryo 385 Silver), si trova anche a 638 euro. Lo Huawei Mate 20 Pro ha display da 6.39 pollici com una risoluzione da 3120x1440 pixel. Ha una fotocamera con un sensore da ben 40 megapixel che permette di scattare foto di alta qualità con una risoluzione di 7152x5368 pixel e di registrare video in 4K alla risoluzione di 3840x2160 pixel. Si trova a meno di 600 euro.
Piccoli a confronto
Il Google Pixel 3a ha un display da 5.6 pollici con una risoluzione di 2220x1080 pixel, un fotocamera da 12.2 megapixel che permette di scattare foto con una risoluzione di 4033x3025 pixel e di registrare video in 4K alla risoluzione di 3840x2160 pixel. Ha uno spessore di 8.2mm ed un prezzo di 399 euro. Il P30 Lite ha uno schermo da 6,15 pollici a risoluzione full hd+ 2312 x 1080 pixel con un notch all’interno del quale si trova la fotocamera frontale da 32 megapixel. É in vendita a 369 euro.
Pixel non decolla
Specifiche tecniche a parte. C'è un dato che non può non essere considerato in questo contesto: le vendite del Google Pixel 3 (come tutta la linea Pixel, apprezzata dagli addetti ai lavori, ma mai capace di sfondare sul mercato) non sono mai decollate, anzi nell’ultimo trimestre sono calate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La ragione? Quello dei device di fascia alta è uno spazio affollatissimo, in cui ha fatto fatica persino Apple. Difficoltà ammesse dalla stessa società che per bocca di Ruth Porat (chief financial officer di Google Alphabet) ha riconosciuto che vendere smartphone costosi come i Pixel in un mercato saturo di validi dispositivi di fascia alta è un'impresa improba. "I risultati hardware riflettono le minori vendite anno su anno di Pixel, riflettendo, in parte, le pesanti attività promozionali a livello di settore viste le recenti pressioni nel mercato degli smartphone premium" ha dichiarato a Business Insider alla fine di aprile.
Da qui il lancio a maggio dei Pixel 3a e Pixel 3a XL, di prezzo inferiore (parliamo di fascia media). Una scelta che però ha finito per incrociare l'offerta di Samsung (che ha rilanciato la linea Galaxy A, più economica e variegata della S) e quella dei gruppi cinesi. Come Huawei.