Astana - La Bers affianca il Kazakistan nella sua strada verso le riforme e il cambiamento da economia dipendente dal settore energetico a quello di economia diversificata. Lo ha spiegato Mattia Romani, managing director della Bers che ad Astana, in questi giorni, ha firmato un Mou per sostenere l'Aifc, il nuovo centro finanzario kazako che si propone di diventare un hub di investimenti per tutta l'Eurasia. "Abbiamo preso la decisione di investire fortemente in Kazakistan perche' siamo allineati con il governo sulle priorita' politiche e crediamo che stia facendo le cose giuste " ha detto in un'intervista all'AGI, a margine dell'Astana Economic Forum, Romani. "Tra i paesi del centro Asia il Kazakistan e' quello che ha gestito la crisi nel modo migliore - ha aggiunto -. Molto veloce nell'aggiustare i piani di investimento con la crisi del petrolio, e bravo nel riuscire a mantenere una combinazione di politiche monetarie e fiscali". Molte pero' ancora le cose da fare, come, ha spiegato Romani, lo sviluppo del settore privato "che ha bisogno di riforme e capitali". "Crediamo comunque - ha aggiunto - che presto ci saranno le condizioni per un ritorno dei capitali stranieri in Kazakistan. Stiamo per il momento cercando di assicurarci che le fondamenta siano solide". Il rappresentate della Bers, che lo scorso anno e quest'anno ha investito "poco meno di un miliardo di euro" nel paese caucasico, ha spiegato che tra i fattori accattivanti del Paese e' la sua politica a favore della sostenibilita'. "Il Kazakistan e' il primo mercato in Asia per i Co2. Impegni importanti sono stati presi da Astana a Parigi pee la riduzione di emissioni. E un governo che ha capito che un paese di quella portata del non puo' che creare delle fondamenta economiche sostenibili. L'economia basata sui combustibili fossili non porta da nessuna parte".
Un processo in linea con il "cambiamento" della stessa Bers. "Abbiamo presol' impegno a Parigi di investire il 40% dei nostri fondi in sostenibilita'" ha proseguito Romani."Quattro euro su 10 vanno a supportare progetti sostenibili, a favore di una trasformazione verso l'economia verde". Quello che fa la banca, in sostanza, e' "utilizzare gli strumenti delle linee di investimento normali, energia, infrastrutture, mercati e industria, ma all'interno di progetti sostenibili". "Il Kazakistan promette molto - ha concluso Romani - ma bisogna attendere se queste promesse si realizzino. Li stiamo consigliando da buoni amici e abbiamo fiducia. Non potevamo mai immaginare che Singapore e Dubai diventassero delle realta cosi' importanti per la finanza e il turismo. Anche per Astana c'e' questa possibilita'. Bisogna solo lavorarci". Il piano di stimolo economica di Nazarbayev presentato nel 2012 per posizionare il Paese tra le migliori 30 economie del mondo entro la meta' del secolo e' concentrato sullo sviluppo delle infrastrutture e il paese e' alla ricerca di investimenti esteri per completare infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e progetti It. Sin dalla sua fondazione 25 anni fa, la Bers ha partecipato a piu' di 200 progetti in Kazakhstan del valore di 6,5 miliardi di dollari. (AGI)