La fusione tra Fca e Psa (il proprietario dei marchi Peugeot e Citroen) crea un 'gigante' da 170 miliardi di euro, che guarda alla mobilità del futuro. Lo scorso anno, Psa ha realizzato un fatturato di 74 miliardi di euro, mentre Fca ha toccato quota 110 miliardi. Sul mercato azionario, il gruppo francese capitalizza 22 miliardi di euro rispetto ai 18 miliardi dell'italo-americano. I risparmi prevedono sinergie per 3,7 miliardi, senza chiusure di stabilimenti e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.
NASCE QUARTO GRUPPO MONDIALE - Insieme le due case vendono nel mondo 8,7 milioni di auto. Un numero che li colloca al quarto posto dopo Volkswagen, che vende 10,8 milioni di auto, così come Nissan-Mitsubishi, Toyota, 10,6 milioni. Supererà invece General Motors che sforna 8,4 milioni di veicoli.
MOBILITÀ DEL FUTURO - Il nuovo gruppo guarda alla mobilità del futuro e al raggiungimento dei nuovi target normativi globali sulle emissioni di CO2. In particolare Fca-Psa potrà contare su una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l'innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all'avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilita' sostenibile, e della guida autonoma e connessa.
PERFEZIONAMENTO FUSIONE IN 12-15 MESI - Il perfezionamento della fusione tra Fca e Psa è previsto in 12-15 mesi
EUROPA, NORD AMERICA E AMERICA LATINA I PUNTI DI FORZA - Dal punto di vista industriale il nuovo gruppo potrà contare sulla forte presenza di Fca in Nord America e in America Latina e sulla solidità di Psa in Europa. In particolare avrà una presenza geografica molto più bilanciata, con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, sulla base dell'aggregazione dei dati 2018 delle due società. L'aggregazione fornirà anche al nuovo gruppo l'opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni e in particolare in Asia.
Non solo, Fca aumenterà il suo business europeo grazie ai 2,5 milioni di veicoli venduti da Peugeot che si sommeranno al milione di Fiat Chrysler. Nel Vecchio Continente il neo gruppo se la batterà con Volkswagen che ha una share di mercato del 24%. La fusione dei due gruppi riunirà i marchi Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e Vauxhall.
FUSIONE PARITARIA, TAVARES A.D. ELKANN PRESIDENTE - La fusione tra Fca e Psa-Peugeot sarà paritaria, il che significa che le due parti controlleranno ciascuna il 50% della nuova società. Psa otterrà per 5 anni la poltrona di ceo per Carlos Tavanes, Fca invece avrà la poltrona di chairman per Alan Elkann e il ruolo di azionista di riferimento, visto che, al termine delle varie operazioni finanziarie di fusione, Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, diventerà il principale azionista della nuova società. Degli 11 consiglieri in cda 5 saranno indicati da Psa e 5 da Fca, più Tavares, in che darà a Psa una certa prevalenza nella gestione della società ma non nelle scelte strategiche. Al perfezionamento dell'operazione il Consiglio includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di Fca e di Psa.
SEDE IN OLANDA E QUOTAZIONE A PARIGI MILANO E NEW YORK - La nuova capogruppo, con sede in Olanda, sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange: Essa inoltre beneficera' della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti.