Sono stati convocati d'urgenza i cda di Fca, Ferrari e Cnh Industrial. Secondo indiscrezioni riportate dal sito Automotive News e da Bloomberg in discussione vi sarebbe il nodo della successione di Sergio Marchionne, visto il prolungarsi della degenza dopo l'intervento chirurgico. Nessun commento in proposito dall'Azienda.
In casa Fiat Chrysler è scattato il toto nomine. Il 66enne manager italo-canadese aveva già annunciato che si sarebbe dimesso dalla carica di amministratore delegato di Fca con l'approvazione del bilancio 2018, dunque in coincidenza con l'assemblea dei soci della primavera del prossimo anno, e che si sarebbe optato per una soluzione interna.
In questo caso quattro sono i papabili: Alfredo Altavilla (responsabile Emea del gruppo), Richard Palmer (direttore finanziario), Mike Manley (responsabile del marchio Jeep) e Pietro Gorlier ( amministratore delegato di Magneti Marelli). Nei giorni scorsi, invece, il gruppo aveva smentito la nomina al posto di Marchionne del numero uno di Vodafone, Vittorio Colao.
Un addio prematuro di Marchionne potrebbe essere un duro colpo per Fiat Chrysler. L'ad ha salvato la Fiat dal potenziale collasso più di dieci anni fa e in seguito ha guidato la acquisizione di Chrysler, che probabilmente non avrebbe ricevuto il sostegno del governo degli Stati Uniti dopo la bancarotta del 2009 senza il coinvolgimento del partner italiano.
Fiat Chrysler e Ferrari condividono un azionista di controllo: Exor NV, la holding di John Elkann, che controlla anche CNH Industrial NV, produttore di camion e trattori di cui Marchionne è presidente.
Si prevede che anche il consiglio di CNH Industrial nomini un sostituto di Marchionne, mentre la Ferrari nominerà Louis Camilleri, membro del consiglio di amministrazione ed ex presidente della Philip Morris International Inc.
La casa automobilistica italo-americana è presenterà i conti del secondo trimestre il 25 luglio. Sarà probabilmente Palmer - visto da alcuni investitori come il principale candidato a nuovo ad - a farlo.
Gli analisti di Wall Street si stavano già lamentando della prospettiva dell'uscita di Marchionne all'inizio di quest'anno. Adam Jonas di Morgan Stanley lo aveva pregato a gennaio di rimanere almeno fino al 2020.Assente dalle scene da un mese per una delicata operazione, Marchionne secondo Dagospia potrebbe essere sostituito alla guida di FCA, da Vittorio Colao, ex capo globale di Vodafone, che ha parlato più di una volta con Elkann.
L'ultima sua uscita pubblica, ricorda Lettera43 è datata 26 giugno 2018 a Roma durante la cerimonia di consegna all’Arma dei carabinieri di una Jeep Wrangler.
Ai presenti il manager è apparso molto affaticato nei movimenti e nell'eloquio. Dopo questo evento - in cui Marchionne ha fatto discutere per aver apertamente appoggiato la politica dei dazi di Donald Trump sulle auto - non ci sono state più sue notizie. Secondo indiscrezioni ora si trova in una clinica in Svizzera, dove si è sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Un portavoce di Fca, interpellato in merito, aveva precisato che Marchionne si era operato alla spalla destra ed era in fase di recupero.