Dopo mesi di discussioni e attacchi fra le due anime del gruppo, quella italiana del primo azionista Leonardo Del Vecchio e quella francese capeggiata da Hubert Sagnieres, torna il sereno in EssilorLuxottica. Nelle ultime due settimane, anche in vista dell'assemblea di giovedì prossimo, sulle tensioni sulla governance era calato un silenzio che faceva pensare a trattative in corso: stamattina Delfin e Essilux hanno comunicato di aver trovato un accordo che pone "le basi per una rinnovata collaborazione tra Essilor e Luxottica".
Diverse le novità: la holding attraverso cui Del Vecchio detiene oltre il 31% del gruppo rinuncia all'arbitrato alla Camera di commercio internazionale e sia l'imprenditore italiano che il suo vice francese faranno un passo indietro, delegando alcuni poteri ai propri bracci destri, Francesco Milleri e Laurent Vacherot.
Si tratta in sostanza di quanto Del Vecchio aveva proposto già lo scorso novembre e ora spetterà ai due manager "la responsabilità di implementare la strategia e i processi di integrazione di EssiLux, accelerando la semplificazione del nuovo gruppo attraverso l'integrazione delle due società operative entro i prossimi 12-24 mesi". Nel frattempo il gigante dell'occhialeria andrà avanti con l'attuale governance fino al 2020 e cercherà nel frattempo un nuovo ad per la holding, con Milleri e Vacherot che hanno informato il cda che non saranno candidati per questa posizione.
L'intesa raggiunta riguarda anche Valoptec, l'associazione dei dipendenti del gruppo che rappresenta il secondo azionista: da un lato all'assemblea di giovedì ritirerà la propria proposta di allargamento del cda e voterà contro quelle presentate da alcuni fondi, dall'altro la sua rappresentante in cda entrerà come nuovo membro nel Comitato Strategico e nel Comitato di Integrazione della Società.
"Sono molto soddisfatto di questo accordo. Il razionale industriale della combinazione è ancora più forte alla luce delle tante opportunità che sono emerse durante le riunioni del Comitato d'Integrazione. Oggi, nel rispetto del principio dei 'pari poteri' e dell'Accordo di Combinazione, abbiamo trovato una soluzione per realizzare questa integrazione strategica", ha commentato Del Vecchio. Per Sagnieres le decisioni portano a una "società più coesa" che potrà "accelerare la sua crescita".
Lunedì all'Euronext di Parigi il titolo era scattato con l'annuncio, arrivando a guadagnare oltre il 2,5%, ma le tensioni sui mercati dovute ai dazi ne hanno frenato la corsa, con un rialzo che a fine giornata è stato pari allo 0,15% contro un calo dell'1% dell'indice di riferimento. Al tempo stesso c'è chi, come gli analisti di Citigroup, non è convinto dell'accordo: "non ci sembra la soluzione definitiva ai problemi di corporate governance", sottolineado in un report, secondo cui le tensioni sono figlie di "uno scontro culturale tra lo spirito imprenditoriale delle persone chiave di Luxottica e di Essilor".