Versalis, RadiciGroup e Safitex uniscono le proprie competenze per rendere riciclabile l’erba sintetica dei campi sportivi, in un’ottica di economia circolare. Il progetto di filiera è stato presentato oggi a Ecomondo e vede la collaborazione di Versalis, quale fornitore della materia prima, il polietilene, di RadiciGroup, produttore di filati per applicazioni sportive, e di Safitex, produttore di tappeti in erba sintetica. Il progetto, si legge in una nota di Eni, si sviluppa in una filiera tutta italiana e punta a potenziare la circolarità di questa applicazione così da ridurre gli impatti del suo fine vita, oggi ancora gestito prevalentemente attraverso discarica o incenerimento, con conseguenti emissioni di gas serra.
Grazie alla collaborazione di tre eccellenze industriali italiane, che hanno fatto proprio il percorso del cosiddetto made green in Italy, a fine vita il tappeto in erba sintetica può essere destinato al riciclo nel mondo della plastica: viene raccolto, sminuzzato e trasformato per altre applicazioni nel settore sportivo (parastinchi, gomitiere, pettorine) o in quello dell’arredamento (vasi, accessori e attrezzi da giardino).
Al fine di valutare le performance ambientali del progetto, le tre aziende hanno effettuato un’analisi del ciclo di vita, ognuna per il proprio prodotto, che ha permesso una quantificazione degli impatti ambientali affidabile, trasparente e basata su dati scientifici e regole di calcolo comuni e validi in tutto il territorio europeo. I risultati degli studi effettuati sul polimero (Versalis), sul filato (Radigreen by RadiciGroup) e sul tappeto (EcoNext by Safitex) sono stati verificati da parte di un organismo di certificazione indipendente (Certiquality) che ha rilasciato per ognuno un attestato di Product environmental footprint, una metodologia riconosciuta a livello europeo che consente di misurare le prestazioni ambientali dei prodotti lungo tutto il loro ciclo vita.