"Il contesto industriale italiano è in forte trasformazione sotto la spinta delle politiche ambientali che richiedono un cambio di paradigma nel modo di produrre e consumare energia. Una crescente integrazione con il modello di sviluppo sostenibile voluto dall'Unione europea e il mutato contesto economico a livello internazionale rendono il contesto ancora più sfidante, nell'ottica di preservare la competitività e le eccellenze italiane". Lo ha affermato il presidente di Confindustria Energia, Giuseppe Ricci, intervenendo agli Stati generali della transizione energetica italiana.
"I driver - ha aggiunto - che influenzeranno l'efficacia e la sostenibilità nelle tre dimensioni (ambientale, economica e sociale) della transizione energetica italiana, sono individuabili nei seguenti aspetti. Regolamentazione: un segnale chiaro di stabilità del contesto normativo sarà una garanzia imprescindibile per gli investitori. Il Green New Deal promosso dal Governo e l'implementazione degli interventi previsti dal Pniec per liberare risorse economiche dovranno avere una concreta visione progettuale, concertando tutti gli attori della filiera industriale italiana".
Tecnologie e competenze
"Il nostro Paese - ha osservato Ricci - può far leva su un mix di soluzioni tecnologiche che consentono nel breve e nel medio termine di conseguire importanti risultati, attraverso l'evoluzione delle tecnologie esistenti e lo sviluppo di soluzioni innovative. L'approccio giusto è fare sistema e cogliere le numerose opportunità industriali come quelle legate all'economia circolare. Il principio è quello di mettere al centro la sostenibilità e condividere tecnologie, esperienze e know-how tra i diversi attori della filiera industriale e proporre un modello innovativo di business. È il caso ad esempio dello sviluppo della filiera dei biocarburanti, in cui l'Italia è leader".
Sviluppo sostenibile del business
"Non dimentichiamoci che oggi gli attori della filiera energetica italiana hanno abbandonato le vesti di operatori settoriali, evolvendosi in player di filiera, che oltre ad essere responsabili della produzione di energia sono chiamati a sviluppare anche una gamma di servizi per un consumo efficiente e consapevole", ha spiegato Ricci.
La transizione potrà avvenire solo con un'adeguata dotazione infrastrutturale capace da un lato di assicurare la fornitura di energia e dall'altro di garantire l'accesso delle nuove tecnologie. "Le azioni e le condizioni qui discusse non potranno mai realizzarsi senza politiche adeguate che guardino contemporaneamente, alla sicurezza energetica, all'accessibilità e ovviamente a creare un contesto migliore in cui vivere. A ognuno le proprie responsabilità", ha concluso Ricci.