AGI - Il giorno dell'assemblea che ha approvato il bilancio 2020 e il dividendo, l'Eni ha pubblicato il 15esimo rapporto sulla sostenibilità (Eni for 2020) ribadendo il proprio "impegno per una transizione energetica equa e inclusiva". Per l'amministratore delegato, Claudio Descalzi, è necessario garantire "l'accesso all'energia per tutti, preservando l'ambiente".
"Negli ultimi anni abbiamo impostato la nostra strategia su un'evoluzione del nostro modello di business fortemente orientato alla creazione di valore per tutti gli stakeholder nel lungo termine, tracciando la strada che ci porterà alla neutralità carbonica nel 2050. E' perseguendo questa visione che abbiamo rafforzato le partnership con le agenzie e le organizzazioni internazionali e della cooperazione allo sviluppo, che rappresentano un'efficace leva per mobilitare risorse non esclusivamente economiche e accompagnare la crescita dei Paesi che ci ospitano", ha aggiunto Descalzi.
Nel rapporto Eni ribadisce la propria mission, che si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, "per rispondere alle sfide universali in un contesto sempre più impegnativo, anche alla luce dell'emergenza sanitaria iniziata nel 2020". 'Eni for' racconta le iniziative che l'azienda ha intrapreso nell'ultimo anno in questo percorso. Il report, che è oggetto di revisione da parte di PwC, si compone di tre volumi, Eni for a Just Transition; un approfondimento sul percorso verso la neutralità carbonica al 2050, in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD); e uno dedicato alle Performance di sostenibilità degli ultimi 5 anni.
Eni for Neutralità Carbonica al 2050 racconta il percorso dell'azienda verso il net zero delle emissioni GHG Scope 1, 2 e 3, in linea con l'ambizione più alta dell'accordo di Parigi per mantenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 C. La decarbonizzazione dei prodotti energetici e delle operazioni dell'azienda sarà conseguita attraverso attività in parte già avviate e tecnologie esistenti, che consentiranno il raddoppio della capacità di bioraffinazione nei prossimi 4 anni, l'incremento della produzione e commercializzazione di biometano e idrogeno e la crescita nella capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili fino ad arrivare a 60 GW al 2050, oltre che lo sviluppo di iniziative e sistemi per lo stoccaggio e l'utilizzo della CO2.
Eni for Performance di sostenibilità, infine, rappresenta le performance non finanziarie del Gruppo, evidenziando i Key Performance Indicator (KPI) relativi al quinquennio 2016-2020 lungo le tre leve del modello di business integrato di Eni.
Nella lettera agli azionisti, la presidente Lucia Calvosa e l'ad Claudio Descalzi hanno ricordato le difficoltà del 2020 causate della pandemia da Covid-19. "Il 2020 è stato un anno eccezionale, che passerà alla storia per la drammaticità degli eventi che abbiamo vissuto e per le sfide senza precedenti che la nostra compagnia ha affrontato. La pandemia Covid-19 ha toccato la vita dell'intera umanità, con ricadute di vastissima portata sull'attività economica, sulla libertà di movimento delle persone e sul settore energetico.
La domanda petrolifera globale ha registrato la massima contrazione 'on record', pari a circa -9%. Di fronte a discontinuità di mercato di tali proporzioni, abbiamo reagito con rapidità, dimostrando come Eni sappia trovare nei momenti difficili la forza, le risorse e la capacità di adattamento per superare le crisi", hanno sottolineato Calvosa e Desclazi.
"Dopo aver superato con successo la crisi epocale del settore nel 2020 grazie alla qualità dei propri asset e alla capacità di adattamento e di risposta dell'organizzazione, Eni è ora pronta ad affrontare le sfide del prossimo decennio, della ripresa post-pandemica e dell'accelerazione della transizione energetica potendo contare su una visione chiara dell'evoluzione futura della compagnia, obiettivi emissivi quantificati e coerenti con gli accordi di Parigi e un percorso ben definito di crescita nei prodotti decarbonizzati e di progressiva riduzione del peso in portafoglio delle produzioni di combustibili fossili", hanno aggiunto presidente e amministratore delegato nella lettera agli azionisti.
L'assemblea ha approvato il bilancio 2020, la distribuzione del dividendo di 0,36 euro per azione di cui 0,12 euro pagati come acconto il 23 settembre 2020 e 0,24 euro il 26 maggio prossimo a saldo. I soci hanno dato il via libera anche al buyback fino a 1,6 miliardi di euro.