Nel 2017 le rinnovabili (eolico, solare e biomasse) hanno per la prima volta erogato più elettricità nell'Unione europea del carbone, inteso come combinazione del carbon fossile e della lignite. È quanto emerge dal nuovo studio sullo stato della transizione energetica europea realizzato da Agora Energiewende e Sandbag, i principali think thank sulla politica energetica in Germania e nel Regno Unito. La quota di elettricità derivata da energia eolica, solare e da biomassa nell'Ue è più che raddoppiata rispetto al 2010. Le energie rinnovabili stanno, quindi, facendo dei progressi enormi se si considera che solo cinque anni fa la produzione di carbone era più del doppio rispetto a quella dell'energia eolica, solare e delle biomasse.
L'Italia, insieme al Portogallo e ai Paesi Bassi, ha annunciato nel 2017 l'eliminazione del carbone entro il 2025, unendosi alla Francia e al Regno Unito nell'impegno ad eliminare gradualmente il carbone. Il 2017 è stato un anno molto secco con un conseguente calo nella produzione dell'energia idroelettrica in tutta Europa, ma la produzione di energia elettrica da carbon fossile è calata di 3 Twh in Italia rispetto al 2016 e quella solare è aumentata di 3 Twh nello stesso periodo di tempo. Da notare inoltre come l'energia eolica, solare e da biomasse abbiano contribuito nel 2017 al 24% della produzione elettrica nazionale.