Il ministro di Stato degli Emirati Arabi Uniti e Amministratore Delegato della società di stato Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), Sultan Ahmed Al Jaber, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato un accordo per l’assegnazione a Eni di una quota del 25% nella concessione denominata Ghasha, un mega progetto a gas situato nell’offshore dell’Emirato di Abu Dhabi. La concessione, che ha una durata di 40 anni, consiste nei giacimenti Hail, Ghasha, Dalma e in altri campi offshore situati nella regione di Al Dhafra. Eni contribuirà pro quota ai costi di sviluppo, si legge in una nota del gruppo.
Hail, Ghasha e Dalma attingeranno alle risorse del bacino arabo, che si stima contenga diversi trilioni di piedi cubi standard di gas recuperabile. Il progetto produrrà più di 1,5 miliardi di piedi cubi di gas al giorno con avvio previsto verso la metà del prossimo decennio. Il gas prodotto dai giacimenti di Hail, Ghasha e Dalma potrebbe soddisfare oltre il 20% della domanda di gas degli Emirati Arabi Uniti. Una volta completato, il progetto produrrà anche oltre 120.000 barili al giorno di olio e condensati di alto valore.
L’ad di Adnoc, Sultan Ahmed Al Jaber, ha dichiarato: «Adnoc è impegnata a garantire una fornitura di gas stabile ed economica agli Emirati Arabi, questa è una componente fondamentale della nostra strategia al 2030. Lo sviluppo delle nostre risorse di gas Hail, Ghasha e Dalma, a tariffe commerciali, darà un contributo significativo al raggiungimento di questo fondamentale obiettivo strategico e anticiperà il giorno in cui gli Emirati Arabi non solo saranno autosufficienti, ma anche esportatori di gas. L'esperienza portata da Eni nello sviluppo darà una un supporto fondamentale alla produzione accelerata di questi giacimenti. Allo stesso tempo consentirà l’ulteriore ottimizzazione dei costi e ci assicurerà di estrarre il massimo valore dalle nostre risorse di gas. Infine ci permette di continuare a collaborare con chi condivide i nostri valori e contribuisce alla nostra strategia di crescita».
L'ad di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato: «Stiamo perseguendo una strategia di crescita in Medio Oriente e la firma di oggi, assieme agli accordi firmati con Adnoc lo scorso marzo, è un’ulteriore conferma della nostra volontà di radicare la nostra presenza ad Abu Dhabi. Questa operazione è inoltre un'ulteriore prova della forte alleanza con un partner così importante come Adnoc e la dimostrazione della loro fiducia nel nostro modello upstream, riconosciuto a livello mondiale, basato sull'integrazione dell'esplorazione e dello sviluppo. Questo modello ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari negli ultimi anni, sia nell'esplorazione sia nello sviluppo delle nostre scoperte con un time-to-market da record».
A marzo, Eni aveva acquisito da Adnoc una quota del 10% nella concessione di Umm Shaif e Nasr e una quota del 5% nella concessione di Lower Zakum. Era la prima volta che un’azienda energetica italiana entrava in concessioni petrolifere a Abu Dhabi. I primi mesi di presenza di Eni nel paese sono stati proficui e sono stati caratterizzati dal dialogo e dalla forte integrazione con Adnoc, oltre che un veloce raggiungimento degli obiettivi concordati.
Oltre agli Emirati Arabi Uniti, nel Medio Oriente Eni è presente anche in Oman, in Libano e in Iraq.