Milano - E' fondamentale che l'Italia non perda l'occasione di diventare il perno di quella rete di collegamenti stradali, portuali e ferroviari che renderanno il Mediterraneo uno snodo importante per l'economia mondiale. E' l'esortazione che arriva dal Forum euromediterraneo, a Milano. "L'Italia sarà l'hub naturale del Mediterraneo nell'orizzonte di cinque o sei anni e non deve perdere questa occasione", ha sostenuto Fabrizio Zucca, presidente di Strategia e sviluppo consulting, intervenendo al Forum organizzato dall'europarlamentare di Forza Italia, Stefano Maullu, con il patrocinio del Parlamento europeo e del Ppe. Critico l'intervento di Diego Sozzani, presidente di Greenline Novara, attivita' di studi di ingegneria. "Di network in Italia se ne fa poco - ha affermato - è grande l'opportunità che, con lo sviluppo economico, l'Italia e il Mediterraneo diventino piattaforma naturale" della rete di trasporti, "solo che non siamo preparati: il terzo valico partira' troppo tardi, abbiamo una serie di porti che non dialogano tra di loro, c'è una percentuale molto alta delle nostre ferrovie ancora non idonee e non abbiamo una programmazione economica infrastrutturale al ministero che ci consenta di diventare protagonisti". Sozzani, in particolare, ha lamentato la "mancanza di contenuti" del protocollo sui porti firmato dai tre governatori, Roberto Maroni, Giovanni Toti, e Sergio Chiamparino, insieme al ministro Graziano Delrio. Rappresentanti della Grimaldi Sardegna, di Italtrans e di Maganetti, azienda della Valtellina che ha investito in camion eco-friendly, hanno illustrato i loro progetti. In particolare, Francesco Abate di Grimaldi ha spiegato che la compagnia di navigazione vorrebbe essere "più presente in Tunisia" e considera l'Algeria un "mercato interessantissimo".
Maullu, governo chieda piano Ue per Mediterraneo
"Occorre che il governo ritrovi la forza di proporre un grande piano per il Mediterraneo di cui l'Europa deve farsi portatrice, perché non è possibile aiutare la Turchia con sei milioni di euro e fare poco per la sponda Sud del Mediterraneo, che è cosi' fondamentale per stabilità economica e la sicurezza del nostro continente". E' quanto ha sostenuto l'europarlamentare di FI, Stefano Maullu, a conclusione dei lavori. "Nel corso del forum, rappresentanti delle societa' che si occupano di logistica, shipping ed energia hanno riportato in evidenza l'importanza di quest'area dal punto di vista economico e della sicurezza ed evidenziato come gli investimenti in campo energetico e delle infrastrutture siano fondamentali per la sicurezza di quei Paesi e, di conseguenza, del nostro", ha continuato, "è necessario un ritorno alla centralita' dell'Italia nel bacino Mediterraneo; centralita' che avevano fino a qualche anno fa, prima dell'intervento militare in Libia e delle primavere arabe".
(AGI)