Milano - Il consiglio di amministrazione della Snam ha approvato la scissione di una società a cui sarà conferito il 100% del capitale di Italgas. Agli azionisti Snam verrà assegnata un'azione della nuova società ogni cinque titoli Snam posseduti. La quotazione della nuova società avverrà entro fine anno. Convocata per il primo agosto l'assemblea per l'approvazione dell'operazione. "In un mercato in costante evoluzione, la distribuzione cittadina del gas è oggi un'attività con caratteristiche ed esigenze diverse da quelle del trasporto, dello stoccaggio e del Gnl - ha commentato l'ad Marco Alverà - la separazione di Italgas da Snam consentirà di valorizzare significativamente il ruolo di entrambe le società nei rispettivi business: Snam potrà consolidare la propria leadership contribuendo a integrare ulteriormente i mercati del gas in Europa e Italgas potrà cogliere al meglio le opportunità di sviluppo legate alle nuove gare d'ambito". Dopo la scissione è previsto che Snam, Cdp reti e Cdp Gas sottoscrivano un patto parasociale con oggetto le rispettive partecipazioni del 13,5%, 25,08% e 0,97%, in totale oltre il 39%. L'amministratore delegato della nuova società sarà Paolo Gallo. L'indebitamento finanziario netto a fine 2016 sarà pari a circa 3,7 miliardi di euro. Per effetto dell'operazione Italgas sarà tenuta a ripagare i finanziamenti in essere con Snam, attraverso linee di credito e finanziamenti Bei. Per Italgas sono previsti investimenti complessivi di 2 miliardi di euro nel periodo 2016-2020, di cui 0,4 nel 2016. Questo piano consentira di accrescere la Rab stimata da 5,7 miliardi a fine 2015 a 7 miliardi.
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Il piano strategico al 2020 prevede investimenti per 4,3 miliardi, di cui 900 milioni nel 2016, per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee. In particolare saranno investiti 3,9 miliardi nel business del trasporto e del Gnl, e 0,5 miliardi nelle attività di stoccaggio. Nel periodo la Rab (valore del capitale investito netto) è prevista crescere a un tasso medio annuo dell'1% rispetto ai 19,2 miliardi di fine 2015. "Nei prossimi 5 anni investiremo 4,3 miliardi in Italia per il potenziamento della rete nazionale e la sua integrazione con i mercati continentali - ha detto Alverà - il rafforzamento della posizione dell'Italia all'interno del sistema del gas europeo ci consentirà di valorizzare ulteriormente il nostro network anche a beneficio dei consumatori, mettendo Snam in grado di cogliere eventuali opportunità di investimento con ritorni attraenti. La qualità dei nostri asset, la solidità della nostra posizione finanziaria e la stabilità dei nostri flussi di cassa ci permetteranno di continuare a investire nella nostra crescita e di remunerare i nostri azionisti con un dividendo in aumento nell'arco di piano. La flessibilità finanziaria aggiuntiva derivante dalla scissione potrà essere impiegata per ulteriori investimenti ed eventualmente per il piano di buyback".
La Snam distribuirà per il 2016 un dividendo di 0,21 euro per azione, post scissione di Italgas. L'ammontare, è scritto nel piano al 2020, aumenterà del 2,5% annuo per i due esercizi successivi. Italgas a sua volta pagherà un dividendo che sommato a quello di Snam permetterà agli azionisti di ricevere per il 2016 un ammontare almeno in linea con quello percepito nel 2015. Inoltre il cda ha deciso di chiedere all'assemblea degli azionisti l'autorizzazione a un piano di buy back sul 3,5% del capitale sociale. (AGI)