Fumata bianca, oggi, dagli incontri sulla vertenza Embraco svoltisi nella sede dell'Amma, l'Associazione delle aziende metalmeccaniche e poi presso l'assessorato al lavoro della regione Piemonte. Azienda e organizzazioni sindacali hanno concluso la procedura prevista dall'intesa siglata al Mise il 2 marzo scorso, con la proroga dei licenziamenti a fine anno.
Sono stati confermati gli impegni per la reindustrializzazione dell'area, il mantenimento delle attività operative fino a fine 2018 e un programma di esodi incentivati. Il bonus previsto è progressivo e ammonta a 60.000 euro per i lavoratori, che decideranno di di lasciare l'azienda entro aprile, 50.000 euro per coloro che lo faranno entro maggio, 35.000 per il periodo giugno-agosto e 30.000 euro da settembre in poi.
Il tema della reindustrializzazione del sito di Riva di Chieri sarà affrontato in un incontro convocato al Mise nella mattinata del prossimo 9 aprile. Ad attendere l'esito degli incontri una folta rappresentanza di lavoratori dell'Embraco mobilitati in questi mesi nella difficile vertenza apertasi con l'annuncio di 497 esuberi su 537, una vertenza portata fino al Parlamento europeo.
Riconoscono il risultato portato a casa anche se non basta. Qualcuno, a proposito degli incentivi all'uscita osserva: "L'incentivo conviene soltanto a chi è prossimo alla pensione, io che ho 52 anni non me ne faccio nulla e per questo rimarrò fino all'ultimo giorno".
Quale futuro per gli operai?
Quello a cui si guarda ora è dunque la ricollocazione di tutti i lavoratori: "Abbiamo finalmente concluso la prima parte, con la proroga fino al 31 dicembre, della procedura di licenziamento collettivo e si avvia ora il percorso di reindustrializzazione e ricollocazione di tutti gli addetti" spiegano Lino La Mendola e Ugo Bolognesi. della Fiom. "Da oggi - aggiungono - Dario Basso e Vito Benevento della Uilm - inizia l'attività concreta finalizzata alla conferma di tutti gli strumenti per riconoscere ai lavoratori le giuste aspettative occupazionali.
La prima parte dell'accordo, oltre a darci tempo per consolidare gli strumenti, dà un ampio ventaglio di possibilità di scelta, su base volontaria, a tutti i lavoratori. Per la Uilm è assolutamente prioritario portare a compimento la reindustrializzazione e la ricollocazione".
E l'intesa siglata oggi sembra andare in questa direzione, secondo la nota diffusa dall'azienda: "Il mantenimento delle attività operative fino a dicembre 2018 - si dice infatti - consentirà ad Embraco, alla Regione Piemonte, al Mise e a Invitalia di proseguire nella ricerca di uno o più partner per la reindustrializzazione del sito, percorso che vede il costante e profondo impegno dell'azienda".