Sarà una vera e propria sfida sul piano economico il programma del nuovo esecutivo Conte, secondo quanto spiegato oggi dal presidente del Consiglio incaricato. Questi i punti accennati.
CRESCITA
Con un Pil pari a 'zero' nel semestre, e dopo la "recessione tecnica" nella seconda metà del 2018 (-0,1% negli ultimi due trimestri), l'obiettivo di proseguire spediti verso la ripresa così come preannunciato da Conte si configura non facile tenendo soprattutto conto dei tempi che stringono. Il premier lo ha detto chiaramente: sulla crescita pesano "diverse incognite" ma andiamo verso la sessione di bilancio e in poco piu' di un mese, l'Italia dovrà presentare la manovra in Parlamento e alla Commissione europea.
AUMENTO IVA
Più volte evocata durante questa crisi di governo, scongiurare un rialzo delle aliquote è l'operazione più stringente e più delicata che si troverà a fronteggiare il nuovo esecutivo. "Contrastare l'aumento dell'Iva", ha detto Conte subito dopo il conferimento dell'incarico. Servono però 23 miliardi e senza di questi, l'applicazione delle clausole di salvaguardia sarà inevitabile: si passerà dal 22% al 25,2% per l'aliquota ordinaria, dal 10 al 13% per quella agevolata.
Il Paese si troverà così a fronteggiare una vera e propria emergenza causata da una misura impopolare che rischia di deprimere sia i consumi sia i profitti delle aziende che decidono di non aumentare proporzionalmente i loro prezzi.
CONSUMATORI
Va considerata la frenata della fiducia dei consumatori ad agosto, il cui indice rilevato dall'Istat è passato da 113,3 a 111,9. ed è proprio ai consumatori che Conte ha riportato l'attenzione specificando l'intenzione di agire a loro "tutela".
FISCO
Il Presidente del Consiglio incaricato punta a far sì che "le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno". La lotta all'evasione, nei primi 4 mesi, l'erario ha registrato entrate pari a 2.981 milioni di euro (+192 milioni di euro, +6,9%). e Conte meno di un mese fa, nell'incontro con le parti sociali, aveva accennato come pilastro della crescita ad "un quadro fiscale e normativo favorevole alla competitività".
SUD
Conte auspica un Mezzogiorno "rigoglioso delle sue ricchezze umani, culturali, naturali". Nel Sud del Paese, rileva lo Svimez, il Pil dovrebbe calare dello 0,3% quest'anno. Non solo, ma gli occupati negli ultimi due trimestri del 2018 e nel primo del 2019 sono calati di 107 mila unità (-1,7%) (nel Centro-Nord, invece, nello stesso periodo, sono cresciuti di 48 mila unità cioè dello 0,3%)".
Conte non cita espressamente il turismo, ma si capisce che lo interpreta come volano dell'economia. Una sfida importante: secondo Assoturismo-Confesercenti, quest'estate al Sud le presenze attese hanno perso l'1,4%. P.A.. Per Conte la pubblica amministrazione non deve essere "permeabile alla corruzione" ma "amica di cittadini e imprese". Il presidente incaricato punta così a concludere la riforma complessiva del settore, dopo il ddl concretezza da poco diventato legge e che introduce in primis misure in direzione della prevenzione dell'assenteismo (come le impronte digitali contro i furbetti del cartellino).