Market Watch, sito di finanza che fa parte della galassia del Wall Street Journal, in un articolo ha promosso la doppia moneta proposta Silvio Berlusconi. Un riconoscimento ben argomentato che rilancia il dibattito anche in Italia (oggi la notizia è riportata sulla prima pagina del quotidiano finanziario Milano Finanza, in edicola). Doppia moneta che è già stata bocciata dalla Ue. Ma che continua ad essere il sogno del centrodestra.
"La doppia moneta come nuova invenzione italiana"
L’Italia, scrive Market Watch, è stata nei secoli la nazione di grandi innovazioni: dai giornali alla borsa passando per le pistole. E i jeans. “E ora l’Italia potrebbe essere prossima ad una nuova grande invenzione: una moneta parallela da lanciare parallelamente all’Euro. E’ stata già supportata dall’ex premier Silvio Berlusconi, e i partiti che la supportano stanno guadagnando terreno nei sondaggi”.
"L'idea sarà derisa dall'establishment"
Il sito si sofferma sul perché questa moneta potrebbe funzionare. “L’Idea sarà senza dubbio ostacolata e derisa dall’establishment economico. E in effetti la moneta parallela potrebbe anche essere una via elegante all’uscita dall’euro, mantenendo solo alcuni vantaggi che la moneta unica e liberare dall’altra parte la nazione dalla condanna ad una perenne recessione. Se dovesse succedere, l’Italia potrebbe rapidamente diventare una delle più appetibili economie nel mondo”.
MW ricorda che da quando l’Italia ha adottato l’Euro la sua economia non è cresciuta. “Assolutamente nulla negli ultimi 10 anni”. Ricorda i guai: disoccupazione all’11%, debito pubblico al 133% del prodotto interno lordo, e disoccupazione giovanile al 35%. “Sicuramente l’economia italiana andrà meglio quest’anno. Ma un solo punto di crescita percentuale dopo anni di recessione e con un aiuto della banca centrale europea di 2mila miliardi di euro è davvero difficile festeggiare”.
Perché potrebbe non funzionare
Ma funzionerà? Le previsioni degli economisti non sono entusiasmanti. E non lo saranno nemmeno all’inizio se effettivamente dovesse cominciare a circolare. Scrive Market Watch: “Molti economisti diranno probabilmente che non funzionerà. Che nessuno accetterebbe le nuove banconote e monete. Che non ci sarebbe alcuno scambio con quelle internazionali, e la sua valutazione andrebbe a picco come una pietra, rendendola poco attrattiva. Che non avrebbe nessuna banca centrale, e che nessuna banca accetterebbe depositi con quella moneta. Ovvero, che diventerebbe irrilevante in pochissimo tempo”. Obiezioni valide, come già stanno cominciando a circolare in questi giorni su diversi quotidiani
Scheda: Cos'è la doppia moneta di Berlusconi e quali sono le critiche più accese
Perché potrebbe funzionare
A queste obiezioni replica Matthew Jynn: “Se (questa moneta) fosse sostenuta dal governo italiano, avrebbe una credibilità immediata - dal momento che lo stato italiano rappresenta il 40% del prodotto interno lordo, quasi la metà di quello di una economia che utilizzerebbe la nuova moneta dal giorno uno”. Non solo, se diamo per buono che si svaluterebbe velocemente sull’euro, e immaginando anche che la maggioranza degli stipendi sarebbe pagata con la nuova moneta, ci sarebbe una svalutazione competitiva immediata nei confronti del resto dell’eurozona”.
Quello che cerca di spiegare Market Watch è che con una doppia moneta, inizialmente il prezzo della nuova crollerebbe, tramite un meccanismo uguale e contrario a quello che ha portato alla crescita dei prezzi dopo l’euro: “si creerebbe un giro di inflazione nella nuova moneta. Ma si assesterà in poco tempo”. Come è successo nel 2001, ma al contrario. Mettendo i prezzi doppi: 1 euro, 1.936 lire, per riprendere il tasso di cambio deciso per la nostra vecchia moneta. E questa svalutazione, si dice certo il giornale, “potrebbe rilanciare la competitività e far crescere l’economia di nuovo”.
"L'Italia tornerebbe a correre"
“Le grandi aziende potrebbero usare l’euro a livello internazionale, e così anche i mercati finanziari. Ma gradualmente l’Euro svanirebbe nella vita quotidiana degli italiani”. E conclude: “Una moneta parallela sarebbe un’ingegnosa fuoriuscita da una moneta germanocentrica, perché l’italia ha delle sue prerogative sul mercato internazionale, non solo pizza e gelato, ma anche design, tecnologia, media e arte. Se venisse fatta l’Italia tornerebbe a correre, anche se non immediatamente”.
Come dovrebbe funzionare la doppia moneta di Berlusconi?
Da quello che è emerso in questi giorni sulla stampa (Il Giornale e Libero) in primo luogo andrebbe chiarito che non è una alternativa all’Euro. Scrive Berlusconi in una lettera a Libero: “La proposta di due monete (una nazionale per le transazioni domestiche ed una comune per le transazioni internazionali) si riferisce ad una situazione in pratica simile a quella che avevamo negli anni 80 e 90 con la lira e con l’Ecu”. Obiettivo dichiarato è un recupero, seppur parziale, della sovranità monetaria dello Stato, accontentando soprattutto le spinte che vengono da Savini e Meloni, i più euroscettici a destra. “Negli anni '80 e '90 entro certi limiti era possibile usare la svalutazione come arma competitiva” scrive Berlusconi. “Noi invece proponiamo un utilizzo interno della seconda moneta per rilanciare i consumi e la domanda che sono leve fondamentali per una crescita sostenibile e duratura del Paese”.