Il decreto fiscale sarà modificato e tra le principali novità ci sono lo stop al condono e la reintroduzione del bonus bebè. E' questo l'accordo - definito "pieno" da fonti leghiste - raggiunto in poco meno di due ore di vertice a palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i due vice premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Alfonso Bonafede, Giovanni Tria e Riccardo Fraccaro, e i sottosegretari al Mef, Massimo Bitonci, Massimo Garavaglia e Laura Castelli.
Scompare quindi la dichiarazione integrativa dalle cosiddette misure sulla 'pace fiscale', care alla Lega: sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato. In materia di lotta all'evasione, vengono sbloccate le banche dati, alle quali la Guardia di finanza potrà accedere direttamente senza dover più chiedere autorizzazioni ai pubblici ministeri. Ma non sarà introdotto il carcere per gli evasori, diversamente da quanto chiesto in origine dai 5 stelle. Sempre in merito alle misure della pace fiscale, resta confermata la possibilità di 'spalmare' in cinque anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio.
Tra le modifiche concordate, la possibilità di correggere gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi con 200 euro per ogni anno. Previsto un incremento di tre milioni di euro del fondo nazionale per le politiche migratorie per la lotta al caporalato; lo stanziamento, a decorrere dal 2019, servirà anche a far funzionare un tavolo apposito al ministero del Lavoro. Sarà reintrodotto il bonus bebè e verranno detassate le sigarette elettroniche; è prevista una tassazione all'1,5% per i money transfer. È previsto inoltre un emendamento al dl fiscale per evitare la tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari e saranno sbloccate le procedure per consentire alle Regioni di recuperare le spese versate alle case farmaceutiche che eccedono il budget stabilito.
Gli emendamenti sulla manovra
Sono più di 3.500 gli emendamenti al disegno di legge di Bilancio depositati in commissione alla Camera. Quelli dei partiti di maggioranza sarebbero 450, di questi circa 250 sarebbero della Lega. Da Fratelli d'Italia, fa sapere il partito di Giorgia Meloni, ne sono arrivati invece 500.
Dall'Iva agevolata per favorire l'economia circolare alle misure per favorire la promozione della musica jazz, dal discusso Fondo Blockchain all'estensione del tempo pieno per le scuole elementari: sono solo alcune delle proposte di modifica approvate in sede consultiva dalle commissioni di Montecitorio e che ora dovranno superare il vaglio della Bilancio. Tra le tante spicca la proposta della maggioranza che prevede la possibilità di attivare una tassa "sul consumo di bevande ad alto contenuto di zuccheri aggiunti" per finanziare, se i fondi non dovessero bastare, l'esonero dal pagamento dell'Irap per le partite Iva fino a 100 mila euro.
Anche il governo ha presentato le sue modifiche. Il ministro Lorenzo Fontana ha annunciato una nuova versione del 'pacchetto famiglia'. Previsto - in estrema sintesi - un aumento degli incentivi alla natalità (il vecchio bonus bebé), che salgono a 444 milioni di euro dai 400 stanziati dal precedente governo. Nuova anche la formulazione: per ogni figlio successivo al primo è previsto un incremento del 20% sugli importi erogati. Due le fasce di reddito di reddito previste (fino a 7.000 e da 7 a 25.000 euro) per gli assegni alle famiglie.
La commissione Trasporti ha invece dato il via libera a un emendamento del Pd che impegna il governo a presentare entro il 30 giugno di ogni anno una relazione sull'attività del cosiddetto Fondo Blockchain, istituito per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale.
La commissione Bilancio lunedì prossimo valuterà l'ammissibilità delle proposte mentre il termine per i ricorsi è stato fissato alle 15,30 dello stesso giorno. Martedì, secondo l'iter stabilito, ci sarà spazio per i segnalati e mercoledì inizieranno le votazioni. L'obiettivo è di concludere l'esame per consentire l'approdo in Aula il 28 con il mandato ai relatori Silvana Comaroli per la Lega e Raphael Raduzzi per M5s.