Negli ultimi cinque anni sono cresciute in Italia le disuguaglianze economiche. Questa è la percezione del 61% dei cittadini, rilevata da un’indagine dell’Istituto Demopolis, condotta per Oxfam in occasione del World Economic Forum in corso a Davos. Per poco più di un terzo le disuguaglianze sono rimaste uguali, per appena il 4% sono diminuite.
Secondo l’analisi di Demopolis, condotta nel mese di gennaio su un campione rappresentativo della popolazione italiana, le sperequazioni maggiormente avvertite dall’opinione pubblica sono costituite, in ampia maggioranza, nel nostro Paese dal divario nei redditi e dalla concentrazione dei patrimoni; divari significativi si avvertono, in misura minore, anche nell’accesso al mondo del lavoro e nelle possibilità di cura e di fruizione dei servizi sanitari.
Secondo i dati diffusi da Oxfam alla vigilia del vertice canadese, la distribuzione della ricchezza netta vede il 20% degli italiani detenere oltre i due terzi della ricchezza nazionale, con chiare conseguenze per la coesione sociale.
“La crisi economica degli ultimi anni – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – sembra aver determinato, nell’opinione pubblica, una maggiore consapevolezza sull’importanza delle scelte in materia economica e fiscale. Per il 75% degli italiani è oggi prioritaria ed urgente l’attuazione di politiche volte a ridurre le crescenti disuguaglianze sociali nel nostro Paese. Un promemoria per il nuovo Parlamento che sarà eletto tra meno di 40 giorni”.