Il verdetto del tribunale del Lavoro di Torino, che ha respinto il ricorso con i quali i rider di Foodora domandavano di vedersi riconosciuto lo status di lavoratori subordinati, è stato una doccia fredda.
Nondimeno, qualcosa inizia a muoversi nel mondo della 'gig economy', che vede lavoratori di fatto dipendenti vedersi negati i diritti più elementari, mentre la politica e i sindacati faticano a stare dietro a un'evoluzione tecnologica che sta riscrivendo le regole del mondo del lavoro.
Per ora, fa comunque notizia la decisione di Deliveroo, una delle app più utilizzate per la consegna di cibo a domicilio, di concedere una copertura assicurativa gratuita ai 35 mila fattorini presenti nei Paesi dove opera.
Arrivano i rimborsi in caso di infortunio
La nuova polizza, stipulata con Qover, spiega una nota, "oltre a garantire - come in passato - la copertura in caso di infortuni e danni a terzi durante l'attività, garantirà massimali più elevati, nonché un rimborso in caso di inattività temporanea del rider a seguito di sinistro, a prescindere dal veicolo utilizzato per svolgere le consegne". La polizza coprirà tutti i rider connessi all'applicazione, "inclusa l'ora successiva al log-off, tutelando così anche il rientro verso casa".
Riguardo ai massimali sugli infortuni, la nuova assicurazione garantirà fino al 75% delle entrate medie giornaliere per temporanea inattività fino a un massimo di 30 giorni; e ancora fino a 7.500 euro di spese mediche, 50 euro per ogni notte trascorsa in ospedale (fino a 60 giorni) e fino a 2 mila euro di spese dentistiche.
Saranno coperti anche eventuali danni provvisori o permanenti a seguito di incidenti (udito, vista, parola o attività motoria anche parziale). Rientra, infine, nel pacchetto anche la copertura per eventuali danni verso terzi, con un aumento del massimale fino a 5 milioni di euro, e la responsabilità civile per tutti i ciclisti, i motociclisti non alla guida (essendo durante la guida già dotati di Rca obbligatoria per legge) e i rider che consegnano a piedi.