"E' essenziale inquadrare fin da subito il contesto europeo che ci vede in ritardo", un ritardo definito "non più accettabile" per l'Italia. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018. "I risultati di crescita - ha spiegato - non hanno consentito nel passato decennio di diminuire il debito pubblico che è aumentato anche in rapporto al Pil. A questo punto il governo si è posto l'obiettivo di ridurre il divario di crescita con l'Europa per diminuire il rapporto debito-Pil". Per il titolare del Mef "è evidente che la strategia di contenimento attuata finora non è stata sufficiente, occorre mettere al centro una strategia di aumento della crescita".