Donald Trump ha cominciato la sua marcia verso la realizzazione del "Trump Trade", ovvero la rivoluzione nei rapporti commerciali degli Usa con il resto del mondo. La cancellazione, lunedì 23 gennaio, del Tpp è il primo passo verso il programma 'America First', che prevede lo smantellamento dei trattati di libero scambio stipulati dall'amministrazione Obama: il TTP, il TTIP con l'Europa, che ormai neanche l'Unione europea vuole più, e il NAFTA, il trattato di libero scambio con il Canada e il Messico, stipulato nel 1992.
Al loro posto arriverà il 'Trump Trade', fondato su un'idea molto semplice, l'America First, l'America al primo posto, più volte declamata da Trump in campagna elettorale: uno slogan che nei fatti si dovrà tradurre in una politica economica più nazionalista e protezionista, e in nuove relazioni internazionali basate su maggiori tariffe doganali verso la Cina e il ritiro dai trattati di libero scambio, accusati da Trump di aver "svenduto l'America".
Cos'è il TPP e perché non piace a Trump
Il TPP si propone di creare una sorta di mercato unico tra gli Stati Uniti e altri 11 Paesi, per lo più asiatici che si affacciano sul Pacifico: Giappone, Malesia, Vietnam, Singapore, Brunei, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Messico, Cile e Perù. Il patto, che non è stato ancora ratificato, copre il 40% dell'economia mondiale e si propone di rafforzare i legami economici tra i Paesi firmatari, tagliando le tariffe e approfondendo i legami economici; inoltre mira a unificare la regolamentazione e a semplificare le norme e le leggi sul copyright così da far avere ai Paesi membri un sistema più o meno unificato. Per alcuni prodotti le tasse verrebbero tagliate, per alcuni "prodotti sensibili" invece verrebbero eliminate nel corso del tempo.
Il TPP interessa più di 18.000 tariffe ed è osteggiato dalla Cina, la seconda economia più grande del mondo, assente dalla lista dei paesi firmatari, mentre cerca di colmare le aree tralasciate dalla WTO, liberalizzando il commercio tra più paesi. Il presidente uscente Barack Obama ha trattato il TPP come una priorità della sua presidenza, ma i suoi oppositori, Trump in testa, lo considerano un accordo segreto per favorire le grandi imprese e gli altri paesi a scapito dei posti di lavoro e della sovranità nazionale.
Che cos'è il NAFTA
Il Nafta, l'accordo nordamericano per il libero scambio, è un trattato commerciale firmato il 17 dicembre 1992 da Stati Uniti, Canada e Messico. E' entrato il vigore il primo gennaio successivo. L'accordo è stato firmato dall'allora presidente Usa Clinton ed è un trattato di natura commerciale che ha avuto come scopo principale l'eliminazione di tutte le barriere esistenti tra Messico, Stati Uniti e Canada. Già da questo si può capire perché Trump lo odi tanto. Più che un trattato, il Nafta si configura come un accordo volto a facilitare la libera circolazione di beni, merci e servizi tra i tre paesi firmatari. Il suo scopo e' inoltre garantire libero scambio e leale concorrenza nell'area citata, in modo da incrementare le opportunità di investimento di USA, Messico e Canada.
Che cos'è il TTIP
E' l'intesa Usa-Ue sullo schema del trattato con i Paesi del Pacifico. Si è arenata quest'estate con il governo che ha chiesto l'arresto dei negoziati."Non c'è più il sostegno politico della Francia a questi negoziati. La Francia ne chiede l'arresto". Secondo Fekl lo stop alla trattativa dell'Unione europea è legata al fatto che la trattativa appare troppo disequilibrata in favore degli Stati Uniti. Stessi argomenti sono stati usati dalla Germania.