Ericsson ha deciso di non partecipare al Mobile World Congress di Barcellona. La scelta, si legge in una nota dell'azienda svedese, è stata fatta "in seguito allo scoppio e alla continua diffusione del nuovo coronavirus".
Si tratta, per l'appuntamento nella città catalana, uno dei più attesi da operatori e gestori di reti, di un colpo potenzialmente fatale: Ericsson è uno dei maggiori player nello sviluppo di reti di telecomunicazioni e in particolare di quelle 5G.
L'azienda fa sapere di aver già "adottato una serie di misure precauzionali per garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti e ridurre al minimo l'impatto sulle operazioni dell'azienda" e, "dopo un'estesa valutazione interna del rischio ha deciso di adottare ulteriori misure precauzionali ritirandosi dal Mwc 2020".
La casa svedese riconosce a Gsma, che organizza l'evento, di aver "fatto tutto il possibile per controllare il rischio. Tuttavia, in quanto uno dei maggiori espositori, Ericsson ha ogni giorno migliaia di visitatori nella sua hall e anche se il rischio è basso, la società non può garantire la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti e visitatori".
"Non è una decisione che abbiamo preso alla leggera" ha detto Borje Ekholm, presidente e ceo di Ericsson, "non vedevamo l'ora di presentare le nostre ultime innovazioni, È un peccato, ma crediamo fermamente che la decisione commerciale più responsabile sia quella di ritirare la nostra partecipazione all'evento di quest'anno ".
Da parte sua Gsma ha espresso "rammarico" per l'annuncio di Ericsson. "Rispettiamo la loro decisione e siamo rassicurati dal loro impegno a partecipare al Mwc di Barcellona 2021" ha scritto in un comunicato, in cui ha riconosciuto che "la cancellazione di Ericsson avrà un certo impatto".
Gsma, che rappresenta gli interessi degli operatori di telefonia mobile di oltre 750 operatori con quasi 400 aziende, fa sapere di essere "in contatto con le aziende espositrici e sta discutendo delle misure per contenere e ridurre qualsiasi ulteriore diffusione del virus".
"Queste misure includono non solo il rispetto dei consigli dell'Oms e di altre autorità sanitarie, rispettando le restrizioni di viaggio laddove esistono, ma anche arrivando per tempo in Spagna per l'auto-quarantena".
In giornata era circolata la voce che anche Asus, il produttore taiwanese di portatili e smartphone, avesse decido di rinunciare all'evento, ma una fonte italiana dell'azienda ha spiegato ad AGI che in realtà non era previsto uno stand dell'azienda né alcun evento di presentazione. "Il personale di Asus avrebbe partecipato per incontri di relazione con gli operatori e i gestori" ha detto la fonte, "ma è stato deciso di fare a meno anche di queste opportunità".