Questa volta è ufficiale: il Cdm ha proposto Paolo Savona come nuovo presidente della Consob. Il 'mancato' ministro dell'Economia del governo M5s-Lega, sulla cui nomina a fine maggio si incagliò per giorni la formazione del governo, nodo poi sciolto con l'attribuzione del dicastero degli Affari europei, è stato scelto dal governo per ricoprire la guida della Commissione nazionale per le società e la Borsa.
Ora la parola va alle commissioni Finanze di Camera e Senato e poi alla Corte dei Conti. Al termine del percorso, la delibera di nomina del Quirinale. Al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, va l'interim del ministero per gli Affari Europei. Che l'economista sardo fosse vicino a essere candidato alla presidenza dell'Autorità che vigila sulla Borsa era stato riferito nei giorni scorsi da numerose indiscrezioni, fattesi via via più insistenti.
Viene così superato lo stallo politico dovuto all'insistenza del M5s (o, quantomeno, di parte di esso) sul nome di Marcello Minenna, già assessore al Bilancio della Giunta Raggi ed ex dirigente della Consob, sgradito al Quirinale a causa dei 12 ricorsi depositati contro la sua nomina a direttore per via di presunti favoritismi. L'incarico era vacante dallo scorso settembre, quando Mario Nava aveva rassegnato le dimissioni dopo cinque mesi dall'insediamento perché sgradito al nuovo esecutivo. Lega e M5s avevano contestato l'incompatibilità tra l'incarico settennale alla guida dell'Autorità e il ruolo negli uffici tecnici della Ue (dai quale risultava in distacco triennale).
Le ipotesi alternative a Minenna, circolate nelle scorse settimane (si era parlato di Luigi Zingales e, addirittura, del ministro dell'Economia, Giovanni Tria) erano subito tramontate, dato il consenso bipartisan maturato nella maggioranza per il nome di Savona, il cui profilo non risultava inoltre sgradito agli ambienti finanziari.
I dubbi giuridici sulla nomina
Sussistono nondimeno dubbi giuridici sulla nomina di Savona che, in quanto pensionato, secondo la Legge Madia sulla pubblica amministrazione potrebbe ricoprire l'incarico solo per un anno e a titolo gratuito (il mandato del presidente della Consob è settennale). C'è invece chi ritiene che, essendo la Consob un organismo indipendente, non rientrerebbe tra quelli regolati da tale normativa. Altri, come il Messaggero, hanno fatto notare che la guida dell'Autorità dei mercati finanziari è un "incarico apicale" e quindi non toccato dalla Legge Madia.
Si apre inoltre un problema di equilibri politici all'interno dell'esecutivo, in quanto Savona è considerato in quota Lega e, in base agli accordi nella maggioranza, la Consob sarebbe dovuta andare a un nome espressione del M5s. Appare quindi probabile che la presidenza dell'Inps (il mandato di Tito Boeri è in scadenza questo mese) possa andare a una personalità vicina ai pentastellati. Ora le indiscrezioni si concentreranno sulla durata dell'interim di Conte. C'è chi sostiene che il prossimo ministro degli Affari Europei possa essere l'attuale sottosegretario agli Affari Regionali, Stefano Buffagni, fedelissimo di Di Maio e dotato di un profilo abbastanza europeista da non suscitare le obiezioni del Colle. Ma il capitolo di un eventuale rimpasto non dovrebbe essere aperto prima delle elezioni europee.
Levata di scudi del Pd: "Nomina illegittima"
Se quindi con il 'trasloco' di Savona, M5s e Lega risolvono il problema di un ministro che nei mesi scorsi avrebbe mostrato più di una volta la sua insofferenza a rimanere all'interno dell'esecutivo, per il Pd l'indicazione dell'economista 82enne è "illegittima". "Il governo va consapevolmente contro le leggi. Savona è incompatibile con la carica di presidente della Consob. È inaudito che M5S-Lega, in una logica ferrea spartizione di poltrone, scarichino sul Capo dello Stato la responsabilità di sottolineare le palesi incompatibilità di Savona. Il gruppo del Pd sta depositando interrogazione urgente al presidente Conte. Ci opporremo in tutti i modi a questa nomina illegittima", sostiene il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci.
"Era stato presentato come la carta vincente di questo governo. Pensate, doveva fare il ministro dell'Economia. Invece 7 mesi di nulla. Ora Paolo Savona potrebbe essere premiato con la presidenza Consob. Ruolo di garanzia, tecnico, che Salvini e Di Maio vogliono al proprio servizio. Per la legge, Savona non potrebbe avere l'incarico. Per ragioni d'età, perché è membro di un governo e perché fino a qualche mese fa ha lavorato per uno dei fondi finanziari vigilati dalla Consob (il fondo Euklid) - rileva il vicepresidente dem della Camera, Ettore Rosato -. Ma in questi mesi avete visto che Lega e M5s, per gli amici, sono pronti a tutto".
"Sul caso Savona - perché di caso si tratta - ho l'impressione che delle due l'una: se non vale la Madia, vale la Frattini, e viceversa. L'incompatibilità resta evidente, gli azzeccagarbugli sono avvertiti", fa notare il deputato Pd Filippo Sensi. "Ricordo, inoltre, che la 281/1985 (la legge che istituisce la Consob) definisce la 'piena autonomia' della Commissione e tra i criteri per la scelta dei suoi componenti esplicita quello della 'indipendenza'. Come la mettiamo con le veline sull'accordo 'politico' su Savona?". "Mi chiedo poi: il ministro Savona - che si dimise lo scorso maggio da direttore di Euklid Ltd e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese - è ancora azionista di Euklid? E in che percentuale? E, nel caso, questo sarebbe compatibile con suo incarico Consob?".