Per Europcar l’estate 2017 si fa rovente, ma non nel modo in cui sperava: la società francese di autonoleggio, una delle più grandi al mondo, è indagata per frode con l’accusa di aver gonfiato fino al 300% i prezzi delle riparazioni auto a danno dei consumatori. Lo riferisce un’esclusiva del Daily Telegraph, secondo cui la truffa andrebbe avanti da anni, durante i quali oltre mezzo milione di cittadini inglesi sarebbero stati raggirati e costretti a pagare in totale oltre 30 milioni di sterline (circa 33 milioni di euro) in riparazioni. A circa una settimana dalle prime rivelazioni, il quotidiano britannico pubblica una nuova indiscrezione: Europcar avrebbe pagato i suoi dipendenti 4 sterline per ogni macchina ‘marchiata’.
Danno d'immagine ed economico
In particolare, secondo il Telegraph, alcuni clienti hanno pagato un conto fino a quattro volte più alto per quelli che rappresentano riparazioni di routine, con una media di oltre 60 sterline (67 euro). Clienti che, una volta accertata la colpevolezza di Europcar, con tutta probabilità, chiederanno un risarcimento alla compagnia che potrebbe incappare in una multa del 10% del fatturato annuale, pari a circa 1,75 miliardi di sterline (quasi 2 miliardi di euro). Intanto, lo scandalo sta già presentando un primo conto: le azioni della società sono calate del 2,5% la scorsa settimana. Senza contare il danno d’immagine che la compagnia, che opera in 140 Paesi al mondo, rischia di subire proprio nella stagione delle vacanze (e dei noleggi).
L'accusa è di frode ai danni dei consumatori
Sul caso stanno indagando i funzionari del Trading Standards. E secondo i media britannici, anche l’Ufficio Grandi Frodi ha intenzione di lanciare un’indagine sul caso. Se l’accusa fosse confermata, Europcar si ritroverebbe con una condanna per frode da scontare, in quanto le ‘politiche’ della società violerebbero sia la legge sulla Frode del 2006, sia quella sui Diritti del consumatore del 2015. E la vicenda diventerebbe il caso di frode a danno dei consumatori più grave della recente storia del Regno Unito.
"Un problema diffuso"
A insospettire gli inquirenti è stato l’altissimo numero di clienti che hanno sporto lamentele all’ufficio di Leicester sostenendo di aver pagato cifre enormi per danni minimi o non esistenti dopo aver noleggiato un’auto della società. Ma secondo l’Associazione Nazionale per le riparazioni, il problema è diffuso e il trend in ascesa tra le grandi corporazioni. Quando un’auto subisce un danno, chi l’ha noleggiata di solito si vede addebitata la franchigia prima che il resto delle riparazioni sia coperto dall’assicurazione standard stipulata. Tuttavia, sostengono gli esperti, si registra un aumento vertiginoso di addebiti della franchigia che chi è al desk delle società di noleggio utilizza per convincere i clienti a pagare ulteriori esenzioni.
Intanto da Europcar non è arrivata alcuna replica: in un comunicato di qualche giorno fa, la società ha confermato l’indagine e aggiunto di non poter rilasciare dichiarazioni.