Quindici categorie di lavoratori esentati dall'innalzamento automatico dell'età pensionabile in relazione alle aspettative di vita. E' la proposta formulata dal governo ai sindacati, nel tavolo tecnico da poco terminato a palazzo Chigi.
Alle 11 categorie di lavoratori che svolgono lavori gravosi previsti dall'Ape sociale verrebbero aggiunti i lavoratori marittimi, i pescatori, gli operai agricoli e quelli siderurgici (di seconda fusione). La platea stimata dall'esecutivo è pari al 10% di quanti andrebbero in pensione nel 2019, cioè 15-20 mila persone.
Il governo ha spiegato che intende mantenere per i lavoratori delle 15 categorie individuate il requisito dei 36 anni di contributi e quello di aver svolto lavori gravosi per 6 anni negli ultimi 7.
Le categorie di lavori gravosi previste per accedere all'Ape sociale sono:
- operai dell'industria estrattiva
- dell'edilizia e della manutenzione degli edifici
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
- conciatori di pelli e pellicce
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
- conduttori di mezzi pesanti e camion
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
- addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza
- insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido
- facchini e addetti allo spostamento merci
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia, operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
- operai agricoli
- marittimi
- pescatori
- operai siderurgici di seconda fusione.