L'Assemblea di Cassa Depositi e Prestiti ha rinviato la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione a mercoledì prossimo, 18 luglio. Il Governo prende cosi' altro tempo per sciogliere il nodo delle nomine alla Cdp che, assieme alla Rai, rappresenta un vero e proprio banco di prova per la maggioranza. Il nuovo slittamento indica che serviranno altri giri di consultazione per sapere chi sarà alla guida della Cassa che con i risparmi postali degli italiani dispone di un patrimonio di 410 miliardi di euro, e che rappresenta un patrimonio importante per l'intero Paese. Per il M5S, la Cdp potrebbe diventare una sorta di Banca per gli investimenti, fornendo credito a tassi moderati alle piccole e medie aziende e finanziare iniziative di interesse pubblico e strategico nazionale: prima fra queste, ad esempio, l'operazione Alitalia. Le Fondazioni avevano gà espresso a inizio giugno il loro candidato, indicando Massimo Tononi alla presidenza. Il nodo più difficile da sciogliere resta infatti quello della nomina dell'amministratore delegato: in pole vi sono sia Marcello Sala, ex vicepresidente del cdg di Intesa Sp e caldeggiato dalla Lega, sia Fabrizio Palermo, manager interno (attuale direttore finanziario) più vicino a M5s. Il Tesoro invece punterebbe su Dario Scannapieco, già vicepresidente della Bei, che sarebbe gradito sia dal Carroccio sia dagli ambienti pentastellati.