Carige si avvia a ripetere il copione della scorsa estate, con le dimissioni di diversi consiglieri che portano verso la decadenza dell'intero cda e che spingono la banca verso l'amministrazione straordinaria. Fra i dimissionari, dopo lo stop all'aumento di capitale da 400 milioni votato dai soci lo scorso 22 dicembre per cui è stato determinante l'astensionismo del principale azionista, la famiglia Malacalza, ci sono anche il presidente Pietro Modiano e l'ad Fabio Innocenzi, eletti appena lo scorso settembre dalla lista presentata proprio da Malacalza Investimenti.
Assieme a loro ci sarebbe il passo indietro di altri tre consiglieri, Salvatore Bragantini, Bruno Pavesi e Lucia Calvosa, che, unito a quelli di Raffaele Mincione e Lucrezia Reichelin, già arrivati nelle settimane scorse, portano alla decadenza del board. La Bce a questo punto ha nominato gli stessi Innocenzi e Modiano, assieme a Raffaele Lener, amministratori straordinari. Nel frattempo la Consob ha disposto la sospensione del titolo in Borsa.