(articolo in collaborazione con Facile.it)
La sottoscrizione di un mutuo casa tra i più e i meno resta un impegno economico di lunga durata e di grande importanza, per cui muoversi con attenzione nella scelta è fondamentale. Ma niente panico. Per capire quanto è diventato facile oggi avere una stima della rata che si andrebbe a pagare mensilmente, in base alle variabili di importo, durata e tasso prescelte, è sufficiente provare a calcolarla con mutui.it, un esempio di quanto i comparatori on line siano di aiuto in questo campo. E non solo per farsi un’idea in autonomia e senza pressioni di quello che offre il mercato, ma anche per compilare materialmente più preventivi, confrontarli e verificare se e come il progetto è sostenibile. Certamente questo è solo il primo passo, perché una volta selezionata l’offerta più interessante, sarà necessario fare in modo che la richiesta di finanziamento sia accettata.
Posto che lo scoglio più grande da affrontare è quello di avere sufficienti garanzie da offrire alla banca, se si tratta di acquistare la prima casa si può innanzitutto verificare se si possiedono i requisiti per accedere al fondo statale di garanzia e ad altre agevolazioni che fanno parte della voce bonus casa. L'art 1 comma 48 lett. c della Legge 27 Dicembre 2013, n, 147 ha istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze il Fondo di garanzia per la prima casa, che basa il suo funzionamento sulla possibilità, per particolari categorie di mutuatari, di ottenere una garanzia statale per somme fino al 50% di quanto richiesto, nel limite di 250.000 euro. Questo si traduce in una maggiore accessibilità al credito per chi ad esempio non ha garanzie di reddito particolarmente convincenti. Il Fondo è destinato in priorità a chi ha meno di 35 anni e un lavoro atipico, alle famiglie monogenitoriali con figli a carico, alle giovani coppie. L’abitazione non può rientrare nelle categorie catastali A1, A8, A9, vale a dire non si applica agli immobili di lusso e non può essere richiesto da chi ha già un immobile intestato, a meno che non venga da una successione o da un’eredità. Anche per i mutui ottenuti con il bonus è possibile normalmente scegliere tra il tasso fisso e il tasso variabile.
Una volta certi di rispettare i requisiti si potrà inoltrare domanda di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa alla banca presso la quale si desidera aprire il mutuo, insieme agli altri documenti normalmente necessari, sia relativi all’immobile da acquistare o ristrutturare sia relativi al reddito. La valutazione della richiesta di accesso al bonus prima casa non dovrebbe richiedere più di quindici giorni.
Altre agevolazioni statali sono previste per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione, in particolare se finalizzati a rendere più efficienti gli impianti energetici. Pompe di calore e pannelli solari per l’acqua calda sono detraibili al 65%, mentre infissi, caldaie a biomassa e a condensazione si possono detrarre al 50%. Gli interventi di ristrutturazione generici sono ancora detraibili al 50% per importi fino a 96.000 euro, mentre gli interventi volti a rendere antisismici gli edifici fino all’85%. Il "sisma bonus" è stato confermato per altri quattro anni. Inoltre per tutto il 2018 i lavori di riqualificazione di giardini e terrazzi sono detraibili al 36% per una somma massima di 5.000 euro.