Il gruppo Bolloré esce dal patto di sindacato di Mediobanca con il suo 7,9%, pari a oltre un quarto delle azioni sindacate. Financière du Perguet, la società che detiene le azioni, ha infatti comunicato la disdetta con efficacia dal primo gennaio sottolineando come sia dovuta "al crescente impegno finanziario del gruppo Bolloré in Vivendi (la cui quota di possesso è cresciuta in 12 mesi dal 20,6% al 26,2%) ed all’obbiettivo di utilizzare con maggiore flessibilità i suoi asset". In ogni caso Bolloré non è intenzionato a vendere e conferma "l’intenzione di mantenere in portafoglio la partecipazione", seppur al di fuori del patto, ed esprime "soddisfazione per gli eccellenti risultati conseguiti dal gruppo Mediobanca, convinto sostegno all’attuale strategia e pieno supporto al suo management". Il patto di sindacato ha la funzione di regolare l’esercizio, da parte dei soci che vi aderiscono, dei diritti e delle prerogative di cui questi ultimi sono titolari, in particolare con una consultazione sul voto in assemblea o con l'impegno a non cedere a terzi la propria partecipazione (in assoluto o solo dopo aver rispettato eventuali clausole di gradimento o di prelazione).