Bitcoin ha superato quota 11mila dollari. Un altro record, tra i tanti segnati in questo 2017 dove ha visto il suo valore schizzare oltre il 1.000%. Ha guadagnato mille dollari di valutazione in meno di 12 ore in quella che sarà ricordata come una delle giornate più importanti della sua breve storia, e che ha riacceso come di consueto le polemiche sul fatto che si tratti o meno di una bolla.
Ha raggiunto per la prima volta una valutazione superiore ai 10mila dollari nella mattinata di ieri nei mercati asiatici, prima di raggiungere gli 11mila dollari nelle ore successive, e poi tornare sui 10mila. Sui siti di settore le ipotesi che si tratti di una bolla non si contano più. I quotidiani sono pieni di analisti che mettono in guardia le persone dall’investirci ora. “Non è roba per piccoli risparmiatori” hanno ripetuto gli analisti che si sono succeduti in diretta su Bloomberg Television, mentre il premio nobel dell’Economia Joseph Stiglitz ha tagliato corto: “Prolifica perché non ha regolamentazione, e credo che una ora una regolamentazione serva. Bitcoin oggi non ha alcuna utilità per la gente, è solo uno strumento speculativo buono per chi si diverte con i suoi continui apprezzamenti e scivoloni”.
Coinbase, il Wallet di Bitcoin più usato al mondo, ha registrato negli ultimi due giorni 300mila nuovi utenti. Oggi conta da solo oltre 13 milioni di utenti, secondo i dati diffusi dal manager del fondo di criptovalute Altana, Alistair Milne. Che su Twitter ha anche segnalato una possibile down di Coinbase, probabilmente per i troppi accessi avuti in queste ore, spiega.
Coinbase appears to be down for maintenance
— Alistair Milne (@alistairmilne) 29 novembre 2017
Quello che sembra piuttosto chiaro è che il mondo di chi discute di Bitcoin si è diviso in maniera netta tra fan e detrattori, sostenitori di un futuro radioso o di apocalisse imminente della criptomoneta. E generalmente i primi sono quelli che hanno investito in Bitcoin, i secondi no. È un po’ come l’uso delle nuove tecnologie, ha spiegato Dominique Frisby su Guardian, che appena nate scindono la platea tra entusiasti e critici, tra chi l’adotta e chi no. Solo che qui ci sono di mezzo soldi, molti soldi (Bitcoin ora ha una capitalizzazione di 170 miliardi). I fatti però dicono che da almeno due anni si parla di Bitcoin come bolla, ma finora non è esplosa. Ma anche che, al netto di una crescita costante, Bitcoin è fatto di una volatilità estrema, fatta di picchi e cadute continue.
Cosa è oggi Bitcoin: valuta, investimento o bene rifugio?
Ma cos’è oggi Bitcoin? Quando fino a qualche tempo fa si azzardava a dire che stava perdendo gradualmente il suo ‘status’ di moneta per acquisire quello di bene rifugio, o investimento speculativo, erano in molti a criticare questa posizione, sostenendo che l’apprezzamento di Bitcoin era in gran parte dovuto al suo perfetto funzionamento come criptomoneta. Oggi con Bitcoin sopra gli 11mila, e la possibilità concreta che continui a salire, si delinea netta la sua identità di strumento di speculazione finanziaria, finalizzato a far crescere il portfolio di chi li possiede.
“Quello che sta succedendo ora non ha nulla a che fare con Bitcoin in quanto moneta” ha detto il ricercatore della University of Cambridge Garrick Hileman alla Reuters. “Ha il profilo della bolla che prima o poi correggerà se stessa in un certo momento, e la gente dovrebbe stare molto attenta”.
Se la tesi che Bitcoin non sia più considerabile una valuta ma uno strumento speculativo è ampiamente condivisa all’estero, anche in Italia, dove i volumi e gli utenti sono molto inferiori, c’è chi sostiene la stessa tesi. Antonio Simeone, fondatore di Euklid, lunedì 27 novembre a Repubblica ha parlato in modo schietto di rischio bolla, (lo aveva fatto anche in un post su Agi Blogitalia) ma anche della natura della criptovaluta oggi: "Li si acquista perché convinti che saliranno di valore: il rischio che sia una bolla c’è”.
Bitcoin come l’oro. Gli exchange di Bitcoin pubblicizzati in giro per le metropolitane, su Google come compro oro. Anzi, Repubblica ha scritto che le ricerche su Google oramai vedono i ‘compro bitcoin’ aver superato quelle dei ‘compro oro’. E il fatto che Bitcoin abbia raggiunto queste valutazioni record oggi, partendo dall’Asia è un chiaro segnale che oggi si comprano Bitcoin anche per paura. Soprattutto per paura, in quelle aree in cui il rischio guerra è alta. Ieri sera, poco prima del nuovo picco di Bitcoin, la notizia del nuovo test missilistico della Corea del Nord.
Intanto anche il Nasdaq darà la possibilità di investire in Bitcoin
Mercoledì 29 novembre, oltre il nuovo record di Bitcoin, la seconda notizia che riguarda il mondo delle criptovalute è che Nasdaq, la società che gestisce l'omonimo mercato statunitense, èpronta a lanciare future sui bitcoin. Il termine previsto è entro la prima metà del 2018. Metterà quindi a disposizione contratti derivati che permettono di investire sul ribasso o sul rialzo futuro della criptomoneta. Nasdaq non è la prima compagnia a farlo.
Entro la fine dell'anno dovrebbero essere lanciati i future di CME Group, la società che gestisce il più ampio mercato di derivati al mondo. E anche la banca svizzera Vontobel ha previsto un prodotto simile. Notizie come questa, oltre a dare nuovi strumenti di speculazione e protezione dalla volatilità, sono stati avvertite come una istituzionalizzazione dei bitcoin, contribuendo a spingerne il valore. Oggi, dopo aver varcato quota 10.000 dollari, un bitcoin si è arrampicato fino a 11.360 dollari.
10mila dollari era considerata la soglia psicologica. Nell’anno in cui ne ha superate in qualche mese tre: quella dei mille euro, dei 5mila e dei diecimila. Segno che la psiche svolge un ruolo assai diverso da quella di soglia.