Jamie Dimon, il ceo di JPMorgan, si dice "pentito" di aver definito il bitcoin "una frode". Lo scorso settembre Dimon aveva paragonato l'incremento del prezzo della criptomoneta alla bolla dei tulipani.
E ipotizzato che "qualcuno si farà male" quando scoppierà. In realtà, Dimon non si è improvvisamente redento sulla strada delle criptovalute. Nell'intervista, rilasciata a Fox Business, non ha ribaltato la propria posizione ma ostentato maggiore distacco: "Non sono molto interessato all'argomento", ha affermato.
La sua posizione, almeno a parole, si è comunque ammorbidita. Dimon dice di avere "un'opinione differente rispetto ad altre persone". Ha confermato quanto di buono c'è nella tecnologia alla base di bitcoin, già in passato definita "benedetta". "La blockchain è qualcosa di reale", ha sottolineato.
Meno rigide sono state anche le sue parole sulle Ico (le offerte di acquisto di criptovaluta utilizzate dalle startup per raccogliere capitali freschi): non sono un metodo da condannare sempre, ma le Ico vanno valutate "individualmente". Cioè a seconda del progetto che c'è alle spalle.