La manovra avrà un impatto "modesto e graduale" sulla crescita. L'avvertimento è della Banca d'Italia, secondo cui l'incremento del Pil nel 2019 si manterrà sotto l'1%. Anche il disinnesco delle clausole Iva avrà effetti espansivi limitati, ha detto il vicedirettore generale di via Nazionale, Federico Signorini, in audizione in Parlamento sul Def, che ha invitato con decisione il governo a non utilizzare coperture temporanee per misure permanenti.
L'alto dirigente di Palazzo Koch ha anche chiesto di non smantellare la legge Fornero e ha rilevato che l'aumento del costo del debito pesa su famiglie e imprese.
L'effetto della manovra sulla crescita sarà modesto
"L'aumento dei trasferimenti correnti, quali quelli connessi con la spesa sociale, cosi' come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto".
La crescita del Pil sarà sotto l'1% nel 2019
"Una prosecuzione della crescita congiunturale, sebbene alquanto rallentata, rimane a tutt'oggi la previsione centrale. Nel Bollettino economico di luglio prefiguravamo un aumento del Pil pari all'1,3 per cento quest'anno e all'1 nel 2019, ipotizzando la completa disattivazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette. Le informazioni piu' recenti suggeriscono che, a parità di ipotesi sulle politiche economiche, la crescita dovrebbe essere leggermente inferiore sia quest'anno, sia il prossimo".
Il costo del debito pesa su famiglie e imprese
Il debito "è oggi detenuto per circa due terzi da soggetti e istituzioni italiane; ma ciò non lo isola dalla logica del mercato, che cerca il rendimento e fugge l'incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese, istituzioni finanziarie, che lo detengono". La Banca d'Italia stima che, "ai tassi attuali, già nel 2021 la spesa per interessi sarebbe superiore di circa 0,6 punti percentuali del prodotto rispetto alle previsioni fatte in aprile".
Lo stop all'aumento dell'Iva avrà un effetto limitato
L'effetto espansivo del disinnesco dell'aumento dell'Iva "dovrebbe essere limitato". L'impatto "potrebbe essere ancora inferiore, o nullo, se il mancato aumento dell'Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie".
No a coperture temporali per misure permanenti
"Sarà opportuno evitare che a misure espansive permanenti facciano fronte anticipi di entrate, coperture temporanee o clausole di incerta applicazione". -
L'introduzione del reddito di cittadinanza sia graduale
"Con riferimento al reddito di cittadinanza il perseguimento dell'obiettivo di protezione sociale non deve disincentivare l'offerta di lavoro. Determinante a questo fine è il livello del beneficio rispetto al salario potenziale che il lavoratore sarebbe in grado di guadagnare sul mercato; possono essere studiate, anche sulla scorta di esperienze di altri paesi, forme opportune di modulazione". -
Non tornare indietro sulla riforma delle pensioni
La sostenibilità del sistema previdenziale è "un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane". Per questo, è necessario "non tornare indietro", in particolare quando "i rischi per la sostenibilità dei conti pubblici aumentano anche a causa del peggioramento delle proiezioni demografiche".