Si inasprisce lo scontro tra Luigi Di Maio e Autostrade, dopo il video che il vicepremier ha pubblicato su Facebook e in cui si denunciano le presunte inadempienze dall'azienda e si ribadisce la volontà di revocare la concessione per la gestione della rete autostradale.
"Noi andiamo avanti, i Benetton non ci fanno paura" si legge alla fine del video di 3 minuti, in sovrimpressione sul viso del capo politico del M5s. Quello di revocare la concessione è "un dovere non solo politico, ma morale" aggiunge "Noi resteremo al fianco delle vittime del 14 agosto 2018".
Ma ai numeri snocciolati da Di Maio la società del gruppo Atlantia risponde colpo su colpo, fornendo la propria versione.
Nel video si afferma che "negli ultimi 20 anni la società dei Benetton ha speso solo 23 mila euro all'anno per la manutenzione del Ponte Morandi", mentre "prima lo Stato dedicava all'opera 1,3 milioni".
Nella sua replica, Autostrade afferma che "le attività e le spese di manutenzione effettuate sono state superiori rispetto alla media della spesa per manutenzione di ponti e viadotti sull'intera rete. Nel periodo 2015/2018 (fino al 14 agosto), ci sono stati sul Morandi ben 926 giorni-cantiere, pari ad una media settimanale di 5 giorni-cantiere su 7 giorni".
Secondo Di Maio, quella del 14 agosto del 2018 è stata una "tragedia annunciata". Anche su questo Autostrade dà la sua versione, ricordando che una "relazione del Politecnico di Milano (...) si limitava a consigliare degli approfondimenti, peraltro poi pianificati e condotti" e "nel suo parere, il Politecnico non ravvisava elementi di urgenza, né forniva alcuna indicazione di chiusura del Ponte".
Di Maio rileva che "dalla privatizzazione della gestione autostradale nel '99, Aspi ha guadagnato oltre 10 miliardi di euro, affluiti nella holding Atlantia e utilizzati per remunerare i suoi soci".
La società replica dicendo che "le spese effettuate da Autostrade per l'Italia - pari a 5,2 miliardi di euro dalla privatizzazione - sono superiori a quanto previsto dagli obblighi della Convenzione: lo attestano le relazioni annuali al Parlamento da parte della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessioni Autostradali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". E le spese per manutenzione effettuate dalla società sono, inoltre, "nettamente superiori a quelle effettuate dalla società stessa durante la gestione pubblica (fino al 1999), così come le risorse investite per km di rete sono nettamente superiori a quelle di ogni altra concessionaria pubblica e privata".
Il video sulla pagina del ministro sostiene che l'azienda ha destinato alla comunità di Genova 500 mila euro, mentre secondo Autostrade si tratta di 500 milioni (439 messi a disposizione del Commissario Bucci per finanziare la demolizione e la ricostruzione del Morandi e altri 60 per risarcire oltre il 90% dei familiari delle vittime senza attendere i tempi delle procedure assicurative). Soldi cui, dice la società vanno aggiunti "decine di milioni di euro per le prime necessità a famiglie, imprese, esercizi commerciali che hanno subito danni o disagi a causa del crollo"