Il 60 per cento delle fatture scadute dell'indotto appalto sarà pagato entro il 2 dicembre. Lo fanno sapere fonti ArcelorMittal. Giorni fa l'azienda ha dichiarato a Taranto di aver pagato il cento per cento dei fornitori strategici e il 70 per cento, tra scaduto e corrente, a 163 trasportatori. Ma queste assicurazioni sono state contestate più volte da Confindustria Taranto e dagli stessi imprenditori interessati, tant'è che il presidio di protesta davanti alla portineria C della fabbrica è ancora attivo da lunedì scorso, senza interruzioni, e oggi alle 11.30 nella sede di Confindustria Taranto, insieme al presidente Antonio Marinaro, terranno una conferenza stampa il governatore di Puglia, Michele Emiliano, e tutti i sindaci della provincia di Taranto dedicata proprio alla situazione di estrema difficoltà denunciata dall'indotto-appalto nel rapporto con ArcelorMittal.
Emiliano ha poi convocato per lunedì anche un incontro a Bari, in Regione, con la task force occupazione, dedicato proprio alla situazione delle imprese che lavorano con ArcelorMittal allo scopo di individuare misure di sostegno a loro favore. Che la situazione delle imprese resti molto critica, lo ha di nuovo ribadito il presidente Marinaro: "Esprimo forte preoccupazione per l'atteggiamento di poca chiarezza fin qui adottato da parte di Arcelor Mittal rispetto alle legittime richieste dell'indotto, che continua ancora oggi e continuerà nei prossimi giorni a reclamare le sue spettanze".
"Al momento, come già comunicato nella serata di ieri - afferma Marinaro -, la situazione dei pagamenti è ancora frammentata e assolutamente parziale, sicuramente non rispondente a quanto era stato garantito dall'azienda. Pur nell'attesa dei tempi tecnici dei pagamenti, riteniamo indispensabile che il rapporto con le imprese dell'indotto registri d'ora in poi un approccio improntato alla chiarezza ed al rispetto reciproco". "Chiederemo al Governo - afferma Confindustria Taranto - di farsi garante di questo nuovo rapporto".