è ancora stallo sul futuro di Alitalia anche se il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si dice ottimista sul buon esito delle trattative. Da Tunisi, a margine del forum economico italo-tunisino, il vicepremier ha assicurato che "su Alitalia non c'è nessuna notizia negativa. In questo momento si stanno analizzando nuove proposte che si sono aggiunte a quelle iniziali, al mio rientro in Italia sarò aggiornato". "Questi sono giorni e ore in cui si stanno valutando altre offerte che si aggiungono al blocco preesistente quello di Ferrovie, Mef e Delta. Adesso che rientrerò in Italia faremo il punto con i commissari, con Ferrovie che stanno seguendo il piano industriale ma non ci sono notizie negative, ci tengo a dirlo", ha sottolineato.
Oggi i commissari e i tecnici del Mise hanno analizzato la richiesta di proroga dell'offerta vincolante di Fs. Il termine infatti scadeva oggi ma si è reso necessario il rinvio, che dovrebbe essere compreso tra i 15 giorni e il mese, perché ancora l'azionariato della newco non è completo.
L'alternativa possibile è quella che porta alla liquidazione della società. Al momento pronte a rilanciare la compagnia ci sono Fs con il 30%, Mef con il 15% e Delta Airlines con un altro 15%. Per chiudere il cerchio servono investitori pronti a prendere il restante 40%. L'intenzione di Di Maio così come dei commissari è quello di chiudere la partita il prima possibile.
In questo senso, proseguono i colloqui con i potenziali soci, in particolare Atlantia e il gruppo Toto. Ieri, durante la missione a Varsavia, il vicepremier ha incontrato diversi imprenditori italiani che operano in Polonia tra cui un rappresentante del gruppo abruzzese. La settimana scorsa si era parlato di un interesse del gruppo Toto ad entrare nella newco di Alitalia.
In seguito, la notizia era stata smentita dalla holding del gruppo abruzzese ma in realtà, il canale di dialogo non sarebbe mai stato chiuso definitivamente. Così come quello con Atlantia, la holding controllata dalla famiglia Benetton, azionista di Aeroporti di Roma.
A pressare Di Maio ci sono i sindacati ma anche i soci di governo della Lega. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti hanno proclamato uno sciopero unitario di 24 ore del trasporto aereo (ad esclusione dei controllori di volo) il 21 maggio. Tra le motivazioni "le difficoltà del settore e la crisi di Alitalia". Sempre il 21 maggio incroceranno le braccia anche piloti ed assistenti di volo del gruppo Alitalia della Federazione Nazionale Trasporto Aereo (Fnta), che riunisce le sigle professionali Anpac, Anpav e Anp.
"La notizia dello sciopero proclamato dai lavoratori della nostra compagnia di bandiera dimostra tutta la criticità che la vicenda ha assunto. Occorre fare presto, non può essere perso altro tempo", hanno dichiarato i capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.