(AGI) - Roma, 20 dic. - I pastai italiani di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) bocciano l'invio a Bruxelles del decreto sull'obbligo di indicare l'origine del grano sull'etichetta della pasta. Secondo Riccardo Felicetti, Presidente dei pastai di Aidepi, "la formula scelta non ha alcun valore aggiunto per il consumatore. L'origine da sola non e' infatti sinonimo di qualita'. Inoltre non incentiva gli agricoltori italiani a investire per produrre grano di qualita' con gli standard richiesti dai pastai."
L'origine del grano non e' sinonimo di qualita' della pasta: La qualita' del grano non conosce frontiere, sostiene l'associazione. "L'etichetta scelta invece da' informazioni poco chiare e, invece di aiutare il consumatore a fare scelte consapevoli, lo disorienta e confonde. Si vuole far credere che la pasta italiana e' solo quella fatta con il grano italiano o che la pasta e' di buona qualita' solo se viene prodotta utilizzando nazionale. Non e' vero. La qualita' del grano si puo' e si deve misurare attraverso la verifica della conformita' a specifici requisiti e parametri che dipendono da condizioni del terreno, quelle climatiche, pratiche agronomiche adottate, ecc.".
Questa etichetta "nata male" potrebbe compromettere la competitivita' dell'intera filiera della pasta sul mercato nazionale e internazionale. Non incentiva gli agricoltori italiani a investire per produrre grano con standard di qualita' richiesti dai pastai. Che rischierebbero cosi' di lavorare un grano scadente acquistato a prezzi piu' alti. La conseguenza e' che il consumatore potrebbe arrivare a pagare di piu' una pasta meno buona? e l'industria della pasta, con un prodotto meno buono, perderebbe quote di mercato soprattutto all'estero.
Ricorda il presidente Riccardo Felicetti: "Noi pastai italiani siamo da sempre a favore della trasparenza nei confronti del consumatore. Produciamo pasta con le migliori semole ottenute da grani duri di elevata qualita' italiani ed esteri. Comunicarlo e' una scelta all'insegna della trasparenza nei confronti del consumatore che, in questo modo, potra' verificare come dietro la qualita' della pasta italiana a volte ci sono ottimi grani duri nazionali, altre volte eccellenti grani duri stranieri." (AGI)
Uba