Airbnb, il portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare, generalmente privati, ha lanciato una campagna promozionale da 100.000 dollari, invitando gli americani a visitare quelli che il presidente Donald Trump ha recentemente definito "Paesi di merda".
Nei giorni scorsi, ad alcuni parlamentari riuniti nello Studio Ovale per un incontro sui programmi di protezione per gli immigrati, Trump, ha detto, più o meno, "perché gli Stati Uniti dovrebbero prendersi tutta questa gente che arriva da questi Paesi di merda?".
Airbnb fa sapere che intende spendere i soldi previsti per la promozione per favorire il turismo ad Haiti, El Salvador e nei Paesi africani, cioè nei Paesi insultati da Trump. "Circa 2,7 milioni di persone su Airbnb - ha detto il ceo della compagnia, Brian Chesky - hanno deciso che Haiti, i Paesi africani ed el Salvador sono bellissime nazioni da visitare. Noi che abbracciamo tutto il mondo li consigliamo per la loro bellezza".
Non è la prima volta che il colosso americano si schiera apertamente contro Donald Trump. Quando il presidente americano decise di abolire il Daca, fu il loro uno dei commenti più accesi: "Abbiamo fondato Airbnb con l’idea che le nostre vite e il nostro mondo sono migliori quando accettiamo gli altri. Questo non è solo qualcosa legato ai profitti e all’economia. Sono valori che devono legare tutti gli americani”.