Amazon sotto inchiesta con l'accusa di aver evaso circa 130 milioni di euro in Italia. La notizia, anticipata da Repubblica.it è confermata da fonti autorevoli. L'evasione del colosso dell'e-commerce si riferirebbe al quinquennio 2009-2014 e la cifra sarebbe stata definita dagli investigatori del nucleo polizia tributaria della guardia di finanza di Milano nel cosiddetto "processo verbale di constatazione", ovvero una relazione che contiene l'attività di controllo svolta e l'indicazione delle violazioni rilevate e dei relativi addebiti. L'accertamento e l'accusa rientrano in un'indagine in corso da più di un anno, coordinata dal pm Adriano Scudieri e dal procuratore capo Francesco Greco.
La replica, utili bassi dopo investimenti alti
La società ha risposto immediatamente: "Amazon paga tutte le imposte che sono dovute in ogni Paese in cui opera. Le imposte sulle società sono basate sugli utili, non sui ricavi, e i nostri utili sono rimasti bassi a seguito degli ingenti investimenti e del fatto che il business retail è altamente competitivo e offre margini bassi". Amazon ha ricordato: "Abbiamo investito in Italia più di 800 milioni di Euro dal 2010 e attualmente abbiamo una forza lavoro a tempo indeterminato di oltre 2.000 dipendenti".