Roma - Il Pil accelera e il governo gongola, anche perchè i dati che vengono dal resto d'Europa mostrono una Germania che segna il passo. "Con le riforme sale il Pil, senza riforme sale lo spread. Avanti tutta, l'Italia ha diritto al futuro" scrive su twitter il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il dato sul Pil "dimostra che la crescita sta arrivando e anche in modo sostenuto" rilancia il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, "Sono soddisfatto e credo che il Paese sia soddisfatto".
Nel terzo trimestre la crescita economica in Italia continua, con il Pil che accelera in linea con le stime del Governo. Il Prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Lo rileva l'Istat in base alle stime preliminari. Migliora quindi il Pil acquisito per quest'anno: la variazione per il 2016 sale a +0,8% (da +0,7% precedente). Deludente invece la performance della Germania, con un'economia che rallenta più delle attese. Il tutto in attesa dei dati aggregati dell'Eurozona.
Il balletto delle previsioni economiche
BENE L'ITALIA
"Il terzo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in più di quello precedente e una in meno rispetto al terzo del 2015. La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'industria e dei servizi e di una diminuzione nell'agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo ampiamente positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte), in parte compensato da un apporto negativo della componente estera netta". La crescita dello 0,8% nel 2016 è in linea con quanto ipotizzato per l'anno in corso dal governo nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (dato grezzo). L'Ufficio parlamentare di bilancio prevede una crescita del Pil nel 2016 dello 0,7% sotto lo 0,8% del governo. Anche la Commissione europea nelle Previsioni economiche pubblicate il 9 novembre stima che il Pil italiano crescerà dello 0,7% quest'anno, dello 0,9% nel 2017 e dell'1% nel 2018.
FRENA LA GERMANIA
Nel terzo trimestre di quest'anno il Pil della Germania ha segnato un aumento dello 0,2%: un rallentamento rispetto al +0,4% del secondo trimestre. Il dato risulta anche inferiore alle stime degli analisti, che prevedevano una crescita dello 0,3%.
CRESCITA DEBOLE NEL RESTO DEL MONDO
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti, dello 0,5% nel Regno Unito e dello 0,2% in Francia. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,3% nel Regno Unito, dell'1,5% negli Stati Uniti, dell'1,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area Euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015. Inoltre l'Istat rivede al rialzo il dato del Pil del primo trimestre che passa su base congiunturale allo 0,4% dallo 0,3% (+0,9% su base tendenziale). Nel secondo trimestre la variazione è stata nulla rispetto al trimestre precedente e +0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2015.