Roma - La voluntary disclosure "non è assolutamente un condono". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, interviene sulla procedura di rientro volontario dei capitali detenuti illegalmente all'estero, spiegando in una intervista a 'Uno Mattina' che i contribuenti pagheranno quello che è dovuto, ma non gli interessi di mora. Padoan ha spiegato che la cifra di quanto si otterrà con la voluntary è "ancora incerta". "La voluntary disclosure numero 1 - ha detto - ha ottenuto risultati importanti anche grazie al fatto che il mercato internazionale è divenuto più trasparente".
Voluntary o condono, il forfait fa la differenza
La proroga per tutto il 2017 dei termini per la presentazione delle istanze di "voluntary disclosure" sui redditi e patrimoni detenuti all'estero e l'ampliamento della platea, tramite la possibilità di optare per un prelievo forfettario, a titolo di imposte, interessi, sanzioni e contributi, porterà nelle casse dello Stato poco più di 1,9 miliardi, si legge nel Documento programmatico di bilancio, ovvero la griglia di misure in cui si articola la manovra, inviato a Bruxelles.
IL SOTTOSEGRETARIO NANNICINI: "NESSUN REGALO AGLI EVASORI"
"Le fonti anonime dell'Agenzia delle Entrate secondo cui la nuova voluntary disclosure sarà una sanatoria per evasori e trafficanti sono del tutto infondate. E ancora più priva di fondamento è la notizia che la voluntary si allargherà al contante senza nessun controllo, favorendo chi ha accumulato fondi neri con attività opache o addirittura criminali. Si tratta di ricostruzioni distorte e strumentali", ha affermato in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. "Tanto per cominciare - spiega Nannicini - non è prevista alcuna estensione. La voluntary nazionale (sul contante) era già presente l'anno passato. Il perimetro della voluntary rimane immutato. Anche rispetto ai presidi per i controlli sulla provenienza dei fondi, non cambia nulla rispetto alla precedente voluntary. Se la riapertura della voluntary nazionale verrà utilizzata dai contribuenti, l'Agenzia otterrà informazioni che mai ha avuto prima e finalmente si renderà tracciabile e 'bancarizzato' un pezzo di Paese che attualmente è ancora sommerso". La nuova voluntary "si allineerà alle migliori pratiche Ocse, al pari della precedente, e permetterà di utilizzare in modo mirato le possibilità aperte dallo scambio di informazioni, su cui i risultati del Governo Renzi non hanno precedenti nella recente storia italiana (accordi con Svizzera, Montecarlo, Liechtenstein, Vaticano, Cayman, San Marino solo per ricordarne alcuni). Inoltre - ha osservato - i presidi anti-riciclaggio e penali saranno rafforzati rispetto alla precedente voluntary disclosure. I soggetti che faranno emergere contante dovranno dichiarare che il denaro non proviene da reati non tributari, questo per bloccare corrotti e bancarottieri. Se uno dichiarerà il falso sarà punito, e questo reato permetterà di dimostrare anche la fraudolenza dell'accesso alla voluntary, il che configura un altro e più grave reato. Nessun regalo agli evasori, quindi. Trasparenza, tracciabilità, fisco non vessatorio dalla parte dei contribuenti onesti: restano questi - conclude Nannicini - i capisaldi del Governo che più ha fatto in termini di risultati positivi nella lotta all'evasione. Non è un caso che nel 2015 si sia registrato il record assoluto nel recupero evasione per un totale di 14,9 miliardi di euro".
LANDINI: "SCHIAFFO IN FACCIA A CHI PAGA LE TASSE"
"Uno schiaffo in faccia a chi paga le tasse". Così, intervistato dall'Agi, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, definisce la 'voluntary disclosure'. "Siamo di fronte alla legittimazione dell'evasione, al riciclaggio di Stato", afferma il leader dei metalmeccanici della Cgil, secondo cui l'Italia resta "il Paese dei condoni". "Si sta litigando con l'Europa per uno zero virgola - prosegue Landini - eppure il Paese avrebbe le risorse se contrastasse veramente l'evasione fiscale. Invece, lavoratori dipendenti e pensionati continuano a pagare come e più di prima". Secondo Landini, la manovra è "del tutto sbagliata", "inadeguata ad affrontare i problemi" dell'Italia: "Aumentano i licenziamenti e il livello di povertà. I giovani hanno lavori precari o sono disoccupati. Non mi sembra che la legge di bilancio affronti questi nodi e rilanci gli investimenti". Piuttosto - conclude - contiene mille piccoli interventi di natura elettorale" e "dimostra che chi voleva cambiare il Paese non lo sta facendo". (AGI)