di Andrea Nobili Tartaglia e Silvia Inghirami
Roma - "Il rapporto con la Commissione europea è molto positivo". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso di un'intervista a 'Uno Mattina'. I numeri andranno valutati, ha aggiunto, ma "a nostro avviso siamo in regola".
Il ministro dell'Economia spiega anche che la voluntary disclosure "non è assolutamente un condono". I contribuenti pagheranno quello che è dovuto, ma non gli interessi di mora. La cifra di quanto si otterrà con la voluntary è "ancora incerta". "La voluntary disclosure numero 1 - ha detto Padoan - ha ottenuto risultati importanti anche grazie al fatto che il mercato internazionale è divenuto più trasparente".
Da parte di Bruxelles, "mi aspetto che si applichino le regole". Con il commissario europeo agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici il rapporto - ha riferito Padoan - è "molto intenso: come al solito sarà molto franco e molto severo ma mi aspetto che si applichino le regole, alcune delle quali sono molto astruse". Padoan ha ricordato che il deficit fissato dal governo è al 2,3% del Pil, "il più basso di tanti anni" e c'è un problema di compatibilità con certe regole. "Ma l'Europa - ha fatto notare - vive su un rapporto di fiducia: Come in passato si prenderà atto che le cose cambiano. L'Europa è in un mondo pià complicato. Ci sono milioni di migranti che vogliono venire in Europa passando per l'Italia. L'Italia fa un grande sforzo per salvare vite umane, accogliere e gestire un enorme flusso di persone".
Tutto questo impegno andrebbe svolto dall'intera Europa ma - ha osservato Padoan - molti Paesi si rifiutano di farlo e l'Italia invece se ne fa carico. "Ci sono molti Paesi che non rispettano patti in temi diversi dalla disciplina fiscale e i parametri, ma i patti valgono su tutti i temi, non solo per il deficit".
Padoan ha quindi spiegato che il governo ha chiesto al Parlamento di passare al 2,3% del deficit per le spese legate al terremoto in Centro Italia e ai migranti, "di cui l'Italia si fa carico per se stessa e per l'Europa"; "nel momento in cui spendiamo i nostri soldi per fronteggiare la grande tragedia dei migranti rendiamo un servizio fondamentale per l'Europa. Non è chiedere qualche euro in più per queste cose - ha concluso - è riconoscere il grande sforzo del Paese".
La legge di bilancio è stata presentata "esattamente quando lo richiedevano le regole europee" e non è "uno spot elettorale" perché le misure previste sono "nel solco della strategia del governo", ha sottolineato il ministro.
Padoan ha spiegato che l'esecutivo, "da quando è in carica ha detto che avrebbe abbattuto le tasse e continua a farlo anche questa volta. Continuiamo in quella direzione, non è uno spot elettorale, è qualcosa che fa bene alla crescita del Paese e al welfare degli italiani".
(AGI)