Palermo - Fumata nera all'incontro tra Almaviva e le Rsu palermitane. Ai sindacati convocati nel giorno dello sciopero, l'inviato del colosso dei call center ha ribadito che non ci sono soluzioni alternative al trasferimento di 154 lavoratori dalla Sicilia a Rende, in provincia di Cosenza.
Non sono d'accordo le sigle. "In realta' c'e' la possibilita' di mantenere i livelli occupazionali di Palermo, ma Almaviva continua a tenere un atteggiamento di chiusura", riferiscono Antonio Vitti e Riccardo Catalinotto di Ugl Telecomunicazioni, al termine dell'incontro. L'alternativa al trasferimento collettivo, sarbbe per le organizzazioni dei lavoratori l'apertura a Palermo di 150 postazioni per la commessa 'Aso gestione guasti' di Tim: la societa' appaltante, infatti, potrebbe autorizzare il servizio di assistenza tecnica anche senza trasferimento, poiche' si tratta di un'attivita' che puo' essere svolta nel capoluogo siciliano e non richiede una presenza fisica dei lavoratori a Rende. "Ci auguriamo che l'azienda faccia un passo indietro - concludono - e cambi atteggiamento, aprendosi al dialogo su questa soluzione alternativa, che e' concretamente attuabile".
Nel verbale di riunione, la direzione aziendale, nel riaffermare la vigenza della procedura, comunicata il 23 settembre, ha confermato che "in assenza di nuovi e concreti elementi, i trasferimenti decorreranno, come previsto, dal 24 ottobre", ribadendo quanto espresso in sede ministeriale lo scorso 22 settembre circa "possibili piani di ristrutturazione". Nello stesso documento i sindacati contestano e definiscono "pretestuosa l'affermazione dell'azienda circa le ragioni organizzative e contrattuali che impediscono lo spostamento del traffico da Rende a Palermo", insistendo sulla necessita' di "revocare" o "conglelare la procedura di trasferimento e invio delle lettere in modo da consentire una ripresa della discussione unitaria in un ambito piu' generale e in sede istituzionale, presentando un piano che illustri le prospettive dell'azienda". Poi l'invito all'azienda "a non compiere atti che possano in qualche modo turbare ulteriormente il clima", esprimento "una grande preoccupazione per la disperazione che turba profondamente le risorse Enel e anche del sito di Palermo".
Ad essere nera per Almaviva non è solo la giornata, ma anche la pagina Facebook. Senza alcuno spiraglio di luce e di colore è l'immagine di copertina del gruppo Almaviva sul social network. La battaglia in corso, dopo l'annunciato trasferimento dei dipendenti, viene condotta con sfiducia e in un'atmosfera cupa. E oggi nel giorno dello sciopero - e dell'incontro con l'azienda - sono molti a non credere che sia possibile riaddrizzare il piano inclinato sui cui e' stata ricollocata la vertenza. Del resto la dismissione della commessa Enel - ragione dei trasferimenti - potrebbe essere solo l'antipasto di un magro e cattivo menu'. Il documento interno dell'azienda ha indicato criticita' anche in riferimento a Vodafone Napoli, Telecom e soprattutto Wind. "Mai piu' di questa immagine di copertina ci rappresenta", scrive Alessandra. "Quando il sindacato riprendera' la funzione per cui e' nato, saremo un paese migliore", accusa Milena.
Cosi', tra sfiducia, rassegnazione e rabbia, il fronte e' spaccato e lo e' anche alla protesta di oggi: numerosi hanno annunciato che lavoreranno regolarmente e che diserteranno il sit-in organizzato davanti alla sede di via Cordova. I sindacati sono stati contestati aspramente nel corso delle assemblee di ieri: "Buffoni, buffoni", molti hanno gridato all'indirizzo delle Rsu, accusate di essere cadute nella trappola dell'accordo di maggio. "Questi scioperi non servono a nulla. Ci meritiamo quello che ci viene presentato - e' lo sfogo di una dipendente - perche' quando sbagli la prima mossa hai perso tutte le altre partite! Il futuro, insomma, e' segnato". Nero, appunto.
Intanto il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova ha convocato il tavolo di monitoraggio per il 20 ottobre alle 15, al ministero. Lo rende noto lo stesso esponente di governo su Twitter. Tra i temi caldi, certamente l'avvio dei 154 trasferimenti da Palermo a Rende. Trasferimenti collettivi che sono programmati per il successivo 24, quattro giorni dopo, quindi, la riunione. E rappresenterebbero solo il primo step di una procedura che interessa 396 persone, ossia coloro che erano inseriti nella commessa Enel in scadenza a fine dicembre. Obiettivo del tavolo romano, dunque, sarebbe quello di stoppare l'iter; questione oggi al centro di una riunione nel capoluogo siciliano tra Rsu e azienda che ha confermato la sua intenzione di andare avanti, mentre all'esterno i lavoratori scioperavano.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha incontrato questa mattina i lavoratori di Almaviva, in sit-in davanti la sede di via Cordova: "Oggi sono qui con voi e non certo di passaggio. La mia presenza vuole essere l'ulteriore conferma della solidarieta' e della vicinanza dell'amministrazione comunale ai lavoratori di Almaviva. Abbiamo chiesto, con forza, l'istituzione di un tavolo negoziale a livello nazionale e, proprio stamattina, ho avuto rassicurazione da Palazzo Chigi che entro domani avremo la data di convocazione". (AGI)