Washington - Non si e' fatta attendere la reazione dell'amministrazione Obama sulla multa da 13 miliardi di euro inflitta alla Apple per il trattamento fiscale preferenziale (ha pagato meno dell'1% di tasse contro il 12,5% praticato alle altre societa') all'Irlanda dove ha collocato il suo quartier generale europeo. Il ministero del Tesoro americano, che nei giorni scorsi aveva accusato Bruxelles di agire come "un'autorita' fiscale sovranazionale" ha denunciato che la decisione di Bruxelles rappresenta una minaccia "agli investimenti stranieri, al clima per gli affari in Europa, e l'importante spirito di partnership economica tra Stati Uniti ed Ue" Il Tesoro Usa aggiunge che "continuera' a monitorare questo caso nei suoi sviluppi e continueremo a lavorare con la Commisione per raggiungere l'obiettivo condiviso di prevenire l'erosione delle basi delle nostre tasse alle aziende" Formalmente il ministero guidato da Jack Lew "non commenta il caso specifico ma esprimere il suo disappunto per il fatto che la Commissione stia agendo unilateralmente e allontanandosi dagli importanti progressi che Usa, Ue ed il resto della comunita' internazionale hanno compiuto insieme per combattere l'elusione fiscale. Come abbiamo detto riteniamo che la tassazione retroattiva decisa dalla Commissione (per Apple, ndr) sia scorretta, contraria a principi legali stabiliti e condivisi e mette in dubbio le regole fiscali dei singoli stati". (AGI)