Milano - "Chiederemo tutta la flessibilita' possibile. Il limite invalicabile e' il debito". Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, in un'intervista a 'Repubblica' anticipa quella che sara' la richiesta del governo italiano alla Ue in vista del summit di lunedi' tra Renzi, Merkel e Hollande.
Descalzi, investimenti e meno tasse per lo sviluppo
"Se ci presentiamo in Europa e ai mercati con un piano industriale per l'Italia credibile fondato sullo stimolo agli investimenti e la competitivita' del sistema produttivo - spiega Calenda - esistono spazi per ottenere quello di cui abbiamo bisogno". "Siamo sempre stati nelle regole - insiste - ma le regole non possono essere lette a senso unico. Vale per il comportamento dell'Unione bancaria, bloccato dai veti tedeschi, cosi' come per la disciplina di bilancio. La Commissione Junker ha introdotto la clausola di flessibilita' per investimenti e riforme. L'Ecofin ne ha limitato insensatamente l'utilizzo ad un solo anno. Dobbiamo ampliarne la portata temporale e quantitativa". (AGI)