New Delhi - Uno dei piu' brillanti economisti del mondo, l'indiano Raghuram Rajan, uno dei pochi che effetivamente previde e lancio' dall'Fmi l'allarme prima dello scoppio della crisi del 2008. L'uomo che ha salvato la rupia da tassi di inflazione sudamericani ed e' riuscito a trasformare l'economia indiana nel nuovo motore trainante dell'Asia, ha gettato la spugna. Messo in un angolo dalle pressioni dei politici, nonostante i suoi indubbi meriti, ha annunciato che si dimettera il 4 a settembre alla scadenza del suo mandato per tornare ad insegnare. Ex economista dell'Fmi, 53 anni, professore alla prestigiosa Booth School of Businesse dell'Universita' di Chicago (fucina di molti grandi economisti e dove insegna anche l'italiano Alberto Alesina) venne chiamato il 4 settembre 2013 dal precedente governo guidato dal Partito del Congresso di Sonia Gandhi a salvare l'India. Ora e' inevitabilmente finito nel meccanismo dello spoil system applicato dal premier del partito nazionalista indu (Bcp) del premier Narendra Modi.
Apprezzato nel Paese e ancora di piu' nel mondo accademico internazionale si e' guadagnato soprannomi come "rock star Rajan" e il "James Bond" indiano. Una petizione affinche' restasse e' stata firmata da decine di miglia di persone Ma ha dovuto far fronte ad attacchi diretti e personali dall'ala destra del Bjp, in particolare dal populista Subramanian Swamy che gli intimato ripetutamente di dimettersi, arrivando ad accusarlo di non essere "un vero indiano" - un crimine in una Paese ultranazionalista come l'India - perche' conserva la 'green card' che aveva ottenuto per lavorare ed insegnare negli Usa. Sentendosi abbandonato dal governo Rajan ha deciso di porre fine alla sua esperienza di governatore della banca centrale di New Delhi. Rajan e' riuscito a riportare l'inflazione a due cifre, quando assunse l'incarico 3 anni fa, al 5,8%. Non solo. L'economia indiana cresce del 7,9%, molto di piu' dello 'stentato' - per i ritmi cui aveva abituato - 7% della Cina. La colpa di Rajan, agli occhi del governo Modi e' stata il non aver abbassato il tasso di interesse come avrebbe fatto comodo all'esecutivo, a prescindere dalle conseguenze sull'economia indiana. (AGI)